Netanyahu visita i soldati e i luoghi del massacro. In un audio l’addio delle vittime prima di venire uccise (video)

14 Ott 2023 20:15 - di Lorenza Mariani
Netanyahu

Nel caos della guerra, una sola cosa è chiara al momento: quello in corso tra Israele e palestinesi a Gaza, non sarà un conflitto di breve durata. E oggi, la visita del premier Natanyahu ai soldati in prima linea, lo conferma. «Siete pronti? La prossima fase sta arrivando», ha detto il primo ministro nell’incontro con i militari al confine con la Striscia di Gaza, di cui ha dato conto il suo ufficio, che ha anche allegato un video postato sui social (e riportato sotto da Facebook).

Netanyahu fa visita ai soldati in prima linea

L’esercito israeliano ha lanciato un attacco su larga scala contro obiettivi di Hamas nell’enclave palestinese e ha annunciato, a più riprese, che sta completando i preparativi per «una significativa operazione di terra» a Gaza. Non solo, tra evacuazioni, incursioni aeree e raid in cerca degli ostaggi, i militari si sono detti pronti anche a «espandere l’offensiva attraverso un largo ventaglio di piani operativi che includono attacchi dall’aria, dal mare e da terra».

Un attacco su larga scala, sarà una guerra lunga

E allora, secondo gli analisti, gli israeliani per prima cosa metteranno in sicurezza le zone attaccate, anche per permettere l’identificazione e la sepoltura delle persone uccise. A quel punto seguirà l’invasione via terra della Striscia di Gaza. E, infine, lo sradicamento di Hamas. Non sarà un conflitto di breve durata, e infatti, Netanyahu in visita ai soldati ha detto: «Preparatevi per ciò che accadrà».

Il premier ai kibbutz e tra le rovine del massacro

Non solo. A sette giorni dall’attacco di Hamas, Netanyahu ha visitato i kibbutz di Be’eri e Kfar Azza, al confine con la Striscia di Gaza, fra le comunità che hanno pagato il più alto tributo di sangue, e dove si sono registrate terribili atrocità. «Ha camminato tra le rovine delle case dove è avvenuto questo terribile massacro», riferisce il suo ufficio subito dopo che il premier ha lasciato l’area, e dopo essersi fermato con i militari dispiegati nella zona. E poco dopo, sugli account social di Netanyahu compare un altro video: stavolta in memoria delle vittime dell’attacco di una settimana fa. Un video struggente, senza immagini – quelle le abbiamo viste già tutti purtroppo – con le voci di chi sa che sta per essere ucciso e dice addio ai propri cari…

Netanyahu: «I nostri nemici hanno appena iniziato a pagare il prezzo»

E allora: «Porteremo avanti questa guerra per sradicare Hamas e raggiungeremo la vittoria. Ci vorrà del tempo, ma arriveremo alla fine di questa guerra più forti che mai», ha dichiarato ieri Netanyahu parlando alla nazione dalla tv. Aggiungendo: «I nostri nemici hanno appena iniziato a pagare il prezzo» del massacro effettuato da Hamas. «È solo l’inizio», ha dichiarato. L’inizio di una guerra lunga e senza esclusione di colpi.

Sirene a Tel Aviv e in altre città

E intanto, mentre proseguono gli scontri con Hezbollah al confine con il Libano, poco dopo le 20.00, le sirene risuonano con il loro allarme a Tel Aviv dopo il nuovo lancio di razzi da Gaza. Secondo quanto riferito dai media israeliani, l’allarme è scattato anche a Rishon Lezion, Bnei Brak, Holon, Ramle ed altre città nella parte centrale dello Stato ebraico. Mentre, in base a quanto ha riferito il portavoce dell’Esercito israeliano Daniel Hagari, sale ad almeno 279 soldati israeliani il bollettino di guerra sui militari uccisi dall’inizio dell’attacco di Hamas, una settimana fa. Altri 126, invece, sono stati rapiti.

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