Norma Cossetto, un fiore che non appassisce: incontro oggi alla sala convegni del Cis (ore 18)

5 Ott 2023 14:04 - di Angelica Orlandi
norma cossetto

Oggi, Giovedì 5 ottobre alle ore 18 presso la sala Convegni del C.I.S., in Via Etruria 79 si ricorderà Norma Cossetto, medaglia d’oro al valor civile, nell’ottantesimo anniversario del suo sacrificio. Parteciperanno Paola Frassinetti, Domenico Gramazio, Silvano Olmi, Carla Cace. Paolo Francia, Antonella Mattei. Incontro da non perdere. La presenza di Roberto Menia è particolarmente attesa, dopo l‘ok al Senato al ddl Foibe: tappa di una grande vittoria a cui il deputato triestino ha dedicato anima e corpo.

“Norma, un fiore che non appassisce” al Cis di Gramazio

Silvano Olmi da anni è instancabile promotore di iniziative in memoria della martire italiana: “Una rosa per Norma Cossetto”, una serie di eventi in tutte le città italiane con il quale il Comitato 10 Febbraio intende ricordare il martirio della giovane studentessa istriana sequestrata, torturata, violentata e infine gettata ancora viva in una foiba dai partigiani comunisti slavi, la notte tra il 4 e il 5 ottobre 1943. “Norma, un fiore che non appassisce” è il titolo di una serie di iniziative che in questi giorni ricordano Norma Cossetto ad ottant’anni dal suo sacrificio. Dice Olmi in un’intervista: “Per parlare di foibe e di Esodo si è dovuto attendere il 2004 con l’approvazione della cosiddetta legge Menia, dal nome del suo autore. A tal proposito, il prossimo anno si celebrerà l’anniversario dei venti anni della legge che istituisce il Giorno del Ricordo che si celebra il 10 febbraio di ogni anno”.

Ricordare Norma Cossetto: Menia, Olmi Frassinetti tra i relatori

Fondamentale il risultato raggiunto il luglio scorso con l’approvazione dell’odg sulla revoca delle onoreficenze conferite al maresciallo Tito. Grande il lavoro di Roberto Menia, la cui presenza all’incontro di giovedì sarà essenziale: «La storica richiesta delle famiglie degli infoibati dei familiari delle associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati per revocare l’onorificenza conferita al dittatore jugoslavo Josip Broz Tito, ha finalmente trovato esito positivo attraverso l’approvazione di un ordine del giorno a mia prima firma, che impegna il governo ad attivare la procedura di revoca del cavalierato di gran croce, decorato di gran cordone, da parte del Presidente della Repubblica». Lo ha dichiarato in quella occasione il senatore di Fratelli d’Italia Roberto Menia, primo firmatario dell’odg approvato in Commissione Cultura del Senato in sede redigente. “Tito fu responsabile dello sterminio di migliaia di italiani nelle foibe, che fu prodromo dell’esodo di 350 milia istriani, fiumani e dalmati, oltre che del massacro di altre migliaia di oppositori nella ex Jugoslavia, fatto accertato dalle recenti ricerche in Slovenia che hanno attestato la presenza di 750 fosse comuni e almeno 100 mila assassinati». Un incontro al Cis da non perdere. In apertura sarà proiettato un documentario sull’esilio dei Giuliano Dalmati.
Numerose le associazioni del Forum di Destra che hanno inviato l’adesione alla iniziativa all’indomani della approvazione in Senato della legge che autorizza i viaggi del Ricordo nei luoghi dove furono gettati migliaia di Italiani dai partigiani di Tito.

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