Oltre 400mila civili hanno già lasciato Gaza. “Hamas usa anche i bambini come scudi umani” (video)
Non si fermano, nella notte, i raid aerei di Israele nella Striscia di Gaza: secondo fonti palestinesi i missili hanno colpito anche abitazioni provocando morti e feriti. Il bilancio degli attacchi sarebbe di 1900 morti. Solo ieri sono stati 256 i morti (compresi 20 minori) e 1.788 i feriti. Nella notte l’esercito israeliano (Idf) ha bombardato anche alcune postazioni di Hezbollah nel sud del Libano. L’esercito israeliano ha anche arrestato oltre 230 operativi di Hamas in diverse località della Cisgiordania dall’inizio dell’operazione Spade di Ferro. Lo riferiscono i media israeliani. Tra gli arrestati, ci sono anche due esponenti di spicco dell’organizzazione terroristica.
You can see their injuries,
hear their cries
and feel them trembling from fear as these children are held hostage in their own homes by Hamas terrorists and their parents lie there dead in the next room.LEGGI ANCHEThese are the terrorists that we are going to defeat. pic.twitter.com/myDsGnOzT1
— Israel Defense Forces (@IDF) October 14, 2023
Ue e Usa d’accordo: impossibile evacuare un milione di civili da Gaza in 24 ore
Ma è il tema dell’evacuazione dei civili da Gaza che è diventato il tema più urgente. Secondo i dati dell’Onu, sono circa 423mila i palestinesi che hanno lasciato le loro case a Gaza, anche prima dell’ordine di Israele di lasciare la parte nord della Striscia. Tuttavia evacuare Gaza nelle 24 ore indicate da Israele è “assolutamente impossibile”. Un’impossibilità ribadita dall’Alto rappresentante dell’Unione europea per gli Affari esteri e la sicurezza, Josep Borrel. Parlando in conferenza stampa a Pechino, Borrell ha dichiarato: “Sto dicendo, rappresentando la posizione ufficiale dell’Unione europea” che il piano di evacuazione “è assolutamente impossibile da attuare”. “Immaginare di poter spostare un milione di persone in 24 ore in una situazione come quella di Gaza può essere solo una crisi umanitaria”, ha aggiunto.
Evacuazione da Gaza impedita da Hamas: li vuole usare come scudi
Una misura sulla quale Israele non intende recedere addossando le responsabilità ad Hamas. “I civili palestinesi a Gaza non sono nostri nemici e non li prendiamo di mira come tali”. Ad affermarlo questa mattina è stato il tenente Conricus portavoce dell’esercito israeliano. “Stiamo cercando di fare la cosa giusta, stiamo cercando di evacuare i civili per ridurre al minimo il rischio per loro”. “È estremamente triste e deplorevole che così tanti media si concentrino sulle nostre azioni invece di attribuire la responsabilità all’entità che governa la Striscia di Gaza, e cioè Hamas”, ha proseguito. “Tutto questo è opera di Hamas – stiamo rispondendo alla situazione. Stiamo cercando di non colpire i civili o le loro infrastrutture”. Il portavoce ha parlato comunque di un “importante movimento di popolazione verso il sud”. Hamas però, ha affermato, “tenta di impedire ai palestinesi di evacuare la zona, mandando loro messaggi o bloccandoli”
Come emerge dai recenti video sui Social, il movimento palestinese islamista intende usare anche i bambini rapiti come scudi umani. “Le forze di difesa israeliane hanno confermato che oltre 120 civili sono tenuti in ostaggio a Gaza dall’organizzazione terroristica Hamas”, ha precisato il portavoce dell’esercito israeliano.
Un membro di Hamas: “L’Iran è con noi, la guerra può estendersi”
“L’Iran sostiene la causa palestinese da 40 anni e sta portando il suo supporto a un livello superiore”. Così Osama Hamdan, membro di Hamas sin dagli anni 90, nel corso di un’intervista a Repubblica. Sulla possibilità di un allargamento del conflitto in corso, Hamdan parla di “chance reali”, perché “l’America vuole la guerra. Vogliono finire Hamas per finire la causa palestinese, così la normalizzazione va avanti e Israele diventa il poliziotto del Medio Oriente. Questo voleva dire Netanyahu con ‘cambierò il Medio Oriente’. Ma i palestinesi combatteranno. E se gli americani si uniscono agli attacchi contro di noi, l’Asse della Resistenza reagirà”. Il membro di Hamas spiega che c’è “una differenza tra lo Stato di Israele e gli ebrei. Noi crediamo che lo Stato di Israele, come Stato, non è accettabile, sono occupanti. Gli ebrei hanno il loro diritto di essere ebrei. Ma la terra era Palestina e sarà Palestina. Non stiamo parlando di eliminare le persone, ma di smantellare lo Stato di Israele”. Sulla possibilità di avviare una trattativa per il rilascio degli ostaggi in mano di Hamas, Hamdan spiega: “Non sono ostaggi, sono prigionieri di guerra. Non credo che ci sarà uno scambio di prigionieri fino a quando Israele non cesserà gli attacchi. Non negozieremo sotto il fuoco”