Ora l’Anpi fa la resistenza ai cantanti: “No al concerto di Kanye West, è contro i valori partigiani”

14 Ott 2023 9:18 - di Guido Liberati
Kanye West

Con raro sprezzo del ridicolo Anpi e associazioni partigiane fanno la resistenza ai cantanti. A indignare l’associazione partigiani e i responsabili di Casa Cervi l’imminente concerto del rapper americano Kanye West, in programma venerdì prossimo 20 ottobre a Reggio Emilia. Un concerto dai contorni misteriosi, confermato venerdì dal prefetto Maria Rita Cocciufa che ha spiegato come «in tarda mattinata sia arrivata la richiesta di autorizzazione per l’evento» sciogliendo i dubbi e le incertezze dei giorni scorsi

Il palco alla Rcf Arena è praticamente pronto. Le operazioni di allestimento per accogliere Kanye West, secondo quanto riporta ‘Il Resto del Carlino’, sono terminate giovedì sera. E il controverso rapper, che nel frattempo ha deciso di farsi chiamare Ye, dovrebbe presentare a Campovolo il suo nuovo album, sul quale non si sa quasi nulla, compreso chi lo distribuirà. La data scelta sarebbe il 20 ottobre ma all’appello mancano ancora i biglietti e sull’evento incombe l’incognita meteo che la prossima settimana, secondo le previsioni, non sarà affatto buono. La star (avvistata in Italia proprio in quei giorni, allo stadio Marassi per Genoa-Milan con la compagna italiana Bianca Censori) avrebbe anche fatto un sopralluogo al campovolo reggiano per poi dare il suo ok alla location.  Secondo le previsioni il concerto dovrebbe attirare tra gli 80.000 e i 100.000 spettatori.

Anpi e Casa Cervi contro il concerto di Kanye West a Reggio Emilia

Ma a surriscaldare il clima dell’attesa, le polemiche levatesi dalle associazioni di partigiani nei giorni scorsi contro il concerto del rapper che in passato si è reso protagonista di esternazioni antisemite e pro Hitler. “A Reggio Emilia, città medaglia d’oro della resistenza, non lo vogliamo”, hanno tuonato Anpi e Casa Cervi.

Resistenti contro il rapper Usa: “Crede di poter dire ciò che vuole. Se ne stia a casa sua”

Sentite Ermete Fiaccadori, presidente dell’Anpi di Reggio Emilia: «Questo artista ha un seguito molto numeroso nei giovani, ma porta un messaggio inquietante. Sono assolutamente a favore della libertà artistica, ma ciò che dice e che fa Kanye West mi lascia scioccato. La presenza di questo soggetto a Reggio Emilia non deve preoccupare solo l’Anpi, ma l’intera città».

Ancora più dura Albertina Soliani, presidente di Casa Cervi nonché vicepresidente nazionale Anpi: «È ora di dire basta a queste persone che credono di poter dire quello che vogliono. Le idee politiche di questo artista sono inaccettabili, ha affermato cose inumane e con quello che sta succedendo nel mondo, non possiamo accettare un concerto del genere. Ci impegniamo ogni giorno a portare avanti determinati valori, che sono libertà e democrazia, e poi dobbiamo ripartire da capo? Che se ne stia a casa sua, Reggio Emilia ha sempre apprezzato chi lotta per determinati principi e chi sta dalla parte degli oppressi e non chi esalta l’odio».

Polemiche che si allargano anche ai Rammstein, la band tedesca che tre giorni fa ha annunciato che suonerà alla Rcf Arena il prossimo 21 luglio (unica data italiana del tour 2024): le associazioni femministe sono sul piede di guerra in virtù delle accuse di violenza sessuale che hanno coinvolto il frontman del gruppo Till Lindemann.

I partigiani del terzo millennio sembrano aver trovato la loro nuova ragione sociale: fare la resistenza ai cantanti.

 

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *