
Papa Francesco apre il Sinodo dei vescovi: “La Chiesa non ceda a posizioni di comodo”
Papa Francesco, sul Sagrato della Basilica Vaticana, ha celebrato la messa con i nuovi cardinali e il Collegio cardinalizio davanti a una folla di 25mila persone. Nel corso della celebrazione eucaristica ha aperto la 16esima Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei vescovi sul tema “Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione”.
Papa Francesco apre il Sinodo dei vescovi
Non siamo qui per una riunione parlamentare, ha detto in un passaggio papa Bergoglio. “Cari fratelli cardinali, confratelli vescovi, sorelle e fratelli, siamo all’apertura dell’Assemblea Sinodale. E non ci serve uno sguardo immanente, fatto di strategie umane, calcoli politici o battaglie ideologiche. Il Sinodo aprirà questa porta, quest’altra. No, non serve. Non siamo qui per portare avanti una riunione parlamentare o un piano di riforme. No”. Parole che aprono ufficialmente il Sinodo dei vescovi che andrà avanti tutto il mese.
“Siamo qui per camminare insieme con Gesù”
“Siamo qui – ricorda il Pontefice -per camminare insieme con lo sguardo di Gesù. Che benedice il Padre e accoglie quanti sono affaticati e oppressi. Partiamo dunque dallo sguardo di Gesù, che è uno sguardo benedicente e accogliente”.
Quindi il monito a non affrontare sfide e problemi con spirito diviso e conflittuale. E a mantenere l’unità della Chiesa. La Chiesa non ceda ” a soluzioni di comodo“, non si lasci dettare “l’agenda dal mondo”.
La Chiesa non ceda a soluzioni di comodo
“Lo sguardo benedicente del Signore – dice papa Francesco – invita anche noi a essere una Chiesa che, con animo lieto, contempla l’azione di Dio. E discerne il presente. E che, fra le onde talvolta agitate del nostro tempo, non si perde d’animo. Non cerca scappatoie ideologiche, non si barrica dietro convinzioni acquisite. Non cede a soluzioni di comodo, non si lascia dettare l’agenda dal mondo. Questa è la sapienza spirituale della Chiesa. Che è sintetizzata con serenità da San Giovanni XXIII.
La citazione di San Giovanni XXIII
“È necessario prima di tutto che la Chiesa non distolga mai gli occhi dal sacro patrimonio della verità ricevuto dagli antichi. E insieme ha bisogno di guardare anche al presente. Che ha comportato nuove situazioni e nuovi modi di vivere, e ha aperto nuove vie all’apostolato”. “Lo sguardo benedicente di Gesù ci invita a essere una Chiesa che non affronta le sfide e i problemi di oggi con uno spirito divisivo e conflittuale. Ma che, al contrario, volge gli occhi a Dio che è comunione. E, con stupore e umiltà, lo benedice e lo adora, riconoscendolo suo unico Signore”.
Ricentrare il nostro sguardo su Dio
“Questo ci basta, Lui ci basta. Non vogliamo glorie terrene, non vogliamo farci belli agli occhi del mondo, ma raggiungerlo con la consolazione del Vangelo, per testimoniare meglio, e a tutti, l’amore infinito di Dio”. Bergoglio indica a vescovi e cardinali che si riuniranno per un mese in Vaticano quale debba essere la strada. “Il compito primario del Sinodo: ricentrare il nostro sguardo su Dio, per essere una Chiesa che guarda con misericordia l’umanità. Una Chiesa unita e fraterna. Che ascolta e dialoga. Una Chiesa che benedice e incoraggia, che aiuta chi cerca il Signore. Che scuote beneficamente gli indifferenti, che avvia percorsi per iniziare le persone alla bellezza della fede. Una Chiesa che ha Dio al centro e che, perciò, non si divide all’interno e non è mai aspra all’esterno. Una Chiesa che rischia con Gesù“.
Fine