Piantedosi: timori per un effetto Hamas, i terroristi possono infiltrarsi tra i migranti
In seguito all’attacco di Hamas in Israele “ho dato specifiche direttive per l’intensificazione di ogni accordo informativo tra intelligence e forze di polizia per monitorare l’evoluzione del conflitto ed i riflessi sui flussi migratori, sugli ingressi e sulle presenze”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, rispondendo al question time al Senato a un’interrogazione della senatrice Pucciarelli, aggiungendo che c’è “una rinnovata attenzione nelle principali aree di sbarco e negli hotspot”.
“Proteggiamo gli obiettivi sensibili”
“A seguito dell’attacco subito da Israele – ha informato Piantedosi rispondendo sui timori delle conseguenze dopo l’attacco di sabato di Hamas – già nella giornata di sabato scorso è immediatamente disposto un rafforzamento di tutti i dispositivi di osservazione e controllo riferiti agli obiettivi sensibili presenti sul territorio nazionale e nella seduta del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, che ho convocato d’urgenza lo scorso 10 ottobre, alla quale hanno partecipato anche le agenzie di sicurezza, sono state approfondite le possibili minacce e gli strumenti di prevenzione e contrasto. All’esito dell’incontro è stato ulteriormente innalzato il livello di attenzione e rafforzate le misure di prevenzione generale, con particolare riguardo alle aree di maggior transito e all’adozione di misure di difesa passiva dei siti sensibili”. “In attuazione degli indirizzi impartiti – ha proseguito – le prefetture hanno già disposto l’intensificazione delle misure a protezione degli obiettivi sensibili e dei dispositivi di prevenzione sul territorio. La minaccia terroristica, inoltre, è alla costante attenzione del Comitato analisi strategica antiterrorismo, istituito presso il ministero dell’Interno, che si è riunito appositamente, anch’esso dal 10 ottobre, per valutare l’evoluzione dei profili di rischio anche nei contesti antagonisti e nell’ambiente penitenziario”.
Piantedosi: dopo l’attacco di Hamas massima allerta
“L’azione del Governo, sin dal suo insediamento – ha poi ricordato – si è incentrata su ogni forma di contrasto all’immigrazione irregolare, anche in relazione ai possibili profili di rischio di infiltrazione terroristica nei flussi. I recenti tragici avvenimenti impongono una rinnovata e più elevata attenzione, senz’altro, in particolare attraverso il potenziamento delle attività interforze per i controlli delle frontiere e di quelle effettuate dalle specifiche task force operanti nelle principali aree di sbarco e negli hotspot nazionali”