Raid a Gaza in cerca degli ostaggi. Netanyahu in tv: “Hanno appena iniziato a pagare il prezzo del massacro”
Proprio in questi momenti, mentre scriviamo, un portavoce delle Forze di difesa israeliane ha reso noto che Tel Aviv sta effettuando attacchi aerei estesi contro diversi obiettivi di Hamas nella Striscia di Gaza e raid mirati in cerca di ostaggi. Intanto, a ultimatum per l’esodo dei civili scaduto Hamas, che per tutta la giornata ha cercato di impedirlo, dopo aver lanciato una pioggia di missili su Israele, ha denunciato attraverso l’agenzia palestinese Maan – che cita il ministero dell’Interno di Gaza – che sarebbe di «almeno 70 morti e 200 feriti» il bilancio del «bombardamento di Israele sugli sfollati che con auto e camion si spostavano verso il sud della Striscia».
Raid su vasta scala a Gaza: attacchi aerei estesi contro diversi obiettivi di Hamas
E al calare del buio che segna lo scadere dei termini dell’ultimatum di Tel Aviv per l’evacuazione (che doveva chiudersi entro le 20.00, le 19.00 in Italia), su tutta questa lunga giornata di guerra riecheggiano le parole del ministro della Difesa di Israele, Gallant: «Sarà una operazione lunga ma distruggeremo per sempre Hamas». Il bollettino registra allora pesanti bombardamenti israeliani che hanno colpito nella notte la Striscia di Gaza, in particolare nei pressi del confine. Con Israele che afferma di aver sganciato in sei giorni 6.000 bombe, per un peso di 4.000 tonnellate, sugli obiettivi di Hamasa Gaza, colpendo oltre 3.600 target.
Netanyahu in tv parla alla nazione: «Questo è solo l’inizio»
E Natanyahu in tv parla alla nazione: «Porteremo avanti questa guerra per sradicare Hamas e raggiungeremo la vittoria. Ci vorrà del tempo, ma arriveremo alla fine di questa guerra più forti che mai». E ancora, come riporta il Corriere della sera, il premier israeliano ha anche detto: «I nostri nemici hanno appena iniziato a pagare il prezzo» del massacro effettuato da Hamas. Questo è solo l’inizio». Quindi ha aggiunto: «Stiamo ricevendo grande sostegno internazionale», e a tal proposito ha ricordato i suoi colloqui con il presidente americano Joe «Biden e altri leader del mondo». Oltre all’incontro con il Segretario di Stato, Antony Blinken in Israele.
Via da Gaza entro le 20
Ultimatum scaduto. L’esercito israeliano aveva chiesto ai residenti di Gaza di lasciare le loro case entro le 20 ora locale, le 19 in Italia, e di dirigersi a sud. «Se siete preoccupati per voi stessi e per i vostri cari, dovete dirigervi a sud secondo le nostre istruzioni. Siate certi che i leader di Hamas si preoccupano solo di proteggere se stessi», ha scritto su X il portavoce delle Idf Avichay Adraee. L’Idf aveva inizialmente notificato ai palestinesi, alla mezzanotte di venerdì, che avevano 24 ore per andare via.
Nella mattinata, pioggia di missili sulla città israeliana di Ashkelon
In mattinata invece Hamas ha rivendicato il lancio di almeno 150 missili sulla città israeliana di Ashkelon, situata a meno di cinque chilometri a nord della Striscia di Gaza. La maggior parte dei vettori è stata intercettata dal sistema di difesa Iron dome. Afp ha riferito di «centinaia di razzi» partiti dal territorio controllato dai miliziani palestinesi.
Gaza, altri missili sull’aeroporto Ben Gurion
Non solo. Mentre altri missili piovevano anche sull’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, nel pomeriggio Hamas ha di nuovo puntato l’artiglieria pesante contro la capitale israeliana. I razzi diretti verso il centro della città e lo stadio Bloomfiled sono stati intercettati dalle difese antiaeree. Una casa a Rechovot, 20 chilometri a sud di Tel Aviv, è stata colpita. Intanto, si fa sempre più imminente l’invasione di terra. Crescono le tensioni in Cisgiordania. Mentre i leader dell’occidente visitano Tel Aviv per portare il loro sostegno allo Stato ebraico.
Blitz dei militari per cercare gli ostaggi e stanare terroristi
E ancora. Mentre offensive e controffensive si susseguono a ritmo serrato, dall’esercito dello stato ebraico, come riporta il Jerusalem Post, arriva la notizia del blitz dei militari per cercare ostaggi e terroristi. Secondo quanto trapela, le Forze di difesa israeliane hanno effettuato «incursioni localizzate» nella Striscia di Gaza per completare la scansione dell’area di confine alla ricerca di terroristi di Hamas infiltrati e degli ostaggi israeliani. I raid hanno coinvolto «forze di fanteria e corazzate», ha detto l’Idf. Durante le iniziative per localizzare le persone scomparse, le forze israeliane hanno ucciso miliziani di Hamas, compreso uno che ha sparato un missile guidato anticarro.
Drone in azione: target terroristici di Hezbollah colpiti in Libano
Un drone israeliano ha colpito «obiettivi terroristici appartenenti a l’organizzazione di Hezbollah in Libano». Lo riferiscono le Forze di difesa israeliane (Idf). L’attacco ha fatto seguito agli scontri al confine settentrionale, dopo che Hezbollah ha aperto il fuoco contro diverse postazioni dell’esercito.
Reporter della Reuters rimasto ucciso sotto il fuoco di Israele nel sud del Libano
E al bollettino di guerra, tra scontri e feriti, nell’elenco delle vittime si aggiunge anche il nome del giornalista Issam Abdallah, un fotoreporter libanese che lavorava per la Reuters, rimasto ucciso in un attacco delle forze armate israeliane nel sud del Libano. Lo riporta Al Manar, la tv degli Hezbollah, indicando anche il ferimento di altri tre giornalisti: due reporter libanesi di Al Jazeera e uno che lavorava per l’Afp.