Reddito di cittadinanza, ennesimo scandalo: a Como in 10 mesi scoperte truffe per quasi 400mila euro
Ennesima truffa intorno al reddito di cittadinanza. Stavolta si è verificata nella provincia di Como, dove la Guardia di Finanza ha scoperto 11 furbetti che tra il 2021 e il 2023 hanno percepito il sussidio senza averne diritto per un a danno alle casse dello Stato quantificato in oltre 135mila euro. L’operazione è l’ultima di una lunga serie che dall’inizio dell’anno ha consentito di scoprire truffe per 380mila euro e tentativi di truffa per altri 100mila.
I trucchi dei furbetti del reddito di cittadinanza di Como
Gli ultimi approfondimenti, svolti dalla Compagnia di Menaggio del comando provinciale della Gdf, hanno portato in evidenza significative incongruenze tra i dati dichiarati nelle istanze di sussidi presentate all’Inps e le reali disponibilità reddituali dei percettori o dei loro nuclei familiari. La casistica delle irregolarità constate è piuttosto variegata: due percettori sono risultati lavoratori dipendenti, uno frontaliero in Svizzera, l’altro in Francia; altri percettori hanno invece omesso di dichiarare la presenza nel loro nucleo familiare di componenti con redditi, così da non superare i limiti cumulativi previsti per legge al di sotto dei quali è possibile richiedere il sussidio.
I casi segnalati all’Inps e alla Procura
Tra i soggetti controllati anche un titolare di partita Iva, che non ha dichiarato al fisco tutti i suoi ricavi. Al termine degli accertamenti sono state inoltrate all’Inps le segnalazioni per l’interruzione immediata dell’erogazione del reddito di cittadinanza non dovuto con il conseguente avvio delle procedure per il recupero delle somme indebitamente percepite. I percettori individuati, per i quali vige comunque la presunzione d’innocenza, sono stati anche segnalati alla Procura di Como.
Dall’inizio dell’anno scoperti quasi 380mila euro percepiti indebitamente
Dall’inizio dell’anno, i Reparti operanti nella provincia di Como hanno effettuato complessivamente 54 interventi in materia di reddito di cittadinanza. L’esito irregolare è stato riscontrato in oltre il 78% dei casi. L’attività ha permesso di accertare una frode per circa 480mila euro, dei quali oltre 380mila euro di contributi indebitamente percepiti e circa 100mila euro di contributi indebitamente richiesti e non ancora riscossi.