“Scansione di massa su mail e messaggi WhatsApp”: FdI ferma la legge Ue “Chat Control 2.0”
Il gruppo Ecr-FdI ha sventato il tentativo del Commissario Ue, la svedese Ylva Johansson di introdurre il cosiddetto Chat Control, ossia di obbligare le piattaforme digitali alla scansione preventiva dei contenuti delle chat e delle conversazioni private dei cittadini: in particolare mail, messaggi WhatApp e Messanger. Ne dà notizia ì l’eurodeputato di Fratelli d’Italia-Ecr Vincenzo Sofo, componente della commissione Libe del Parlamento europeo e relatore per il gruppo ECR.
Sofo: “Una legge che infrangeva pericolosamente il diritto alla privacy”
«Il compromesso trovato con le altre forze politiche sulle modifiche alla proposta della Commissione europea sui nuovi strumenti da introdurre nell’ambito della lotta agli abusi su minori nel web, rappresenta una vittoria per Fratelli d’Italia», dice Sofo.
«Siamo riusciti a sventare infatti – prosegue l’europarlamentare di FdI – il tentativo del Commissario Ylva Johansson di introdurre il cosiddetto Chat Control, ossia di obbligare le piattaforme digitali alla scansione preventiva dei contenuti delle chat e delle conversazioni private dei cittadini. Una misura decisamente sproporzionata e che oltrepassava lo scopo del regolamento infrangendo pericolosamente il diritto alla privacy attraverso strumenti un domani utilizzabili anche ad altri scopi. Dopo mesi di negoziati siamo riusciti invece a modificare il testo scongiurando queste intercettazioni di massa e potenziando notevolmente gli strumenti per contrastare il crimine degli abusi sessuali sui minori in rete, ad esempio attraverso il rafforzamento del ‘parental control’ e dei sistemi di verifica dell’età. Risultato reso possibile grazie alla cooperazione costruttiva tra i relatori dei differenti gruppi politici».
Che cos’è Chat Control 2.o
Il testo della Commissione Ue prevedeva l’istituzione dell’obbligo di scansione automatizzata del contenuto dei messaggi privati degli utenti da parte di tutte le app di messaggistica e dei servizi di posta commerciali. Chat Control 2.0 subisce una seconda importante battuta d’arresto nel percorso di approvazione che, stando alle posizioni manifestate dai vari Paesi, potrebbe verosimilmente far saltare l’intera procedura.
Qualora fosse stato approvato il provvedimento, le app di messagistica avrebbero dovuto inoltrare foto e messaggi degli utenti alle Autorità europee facendo venire meno la conquista della crittografia end-to-end. Telegram aveva già annunciato di non volersi adeguare mentre, ad esempio, Meta con WhatsApp e Messenger avrebbero seguito la nuova norma comunitaria.