Sconti e benefit per i lavoratori della scuola: Valditara lancia il piano, la Cgil rosica e parla di “insulto”
Sconti per treni ed aerei, ma anche in alcuni negozi, mercati e agriturismi: è quanto prevede il piano sperimentale di welfare predisposto dal ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, per tutto il personale scolastico e del ministero. Dunque, docenti, dirigenti, ausiliari, tecnici e amministrativi, per una platea totale di un milione e 200mila lavoratori. Gli sconti potranno arrivare fino al 30%, sono il frutto di convenzioni stipulate tra il ministero e alcune aziende e associazioni di categoria, saranno accessibili da una apposita sezione dell’area riservata del sito del Mim e partiranno già da lunedì 9 ottobre. “Grazie alla forte sinergia fra istituzioni pubbliche e soggetti privati, contiamo di dare un segnale concreto di attenzione a chi lavora per il futuro dei nostri figli. Un’alleanza per la scuola”, ha spiegato Valditara, sottolineando che “è solo l’inizio, contiamo di coinvolgere nell’iniziativa altri soggetti privati così da estendere la rete degli acquisti agevolati”. Fra le aziende che hanno aderito al “Progetto Merito” ci sono Coldiretti, Italo, Ita Airways e Trenitalia, Aeroporti di Roma Fiumicino e Ciampino.
Un “segnale concreto di attenzione” al mondo della scuola
“Questo piano welfare rappresenta un riconoscimento tangibile dell’importanza di chi si dedica quotidianamente alla formazione e all’educazione delle future generazioni”, ha commentato il sottosegretario all’Istruzione, Paola Frassinetti, sottolineando che il piano “con benefici concreti e convenzioni significative, dimostra la volontà di valorizzare e supportare chi è alla base del nostro sistema educativo. Questo è un significativo primo passo verso ulteriori azioni a sostegno della comunità scolastica”. Apprezzamento è stato espresso anche dal mondo della scuola. “Fa piacere che il ministero abbia pensato a interventi di natura economica, focalizzati sulla promozione del benessere e del riconoscimento sociale di tutto il personale della scuola”, ha commentato il preside dell’Ic Mozart di Roma, Giovanni Cogliandro, che, interpellato dall’agenzia di stampa Adnkronos, ha riconosciuto anche il valore simbolico, oltre che concreto, della misura: “Auspichiamo che per tutti coloro che lavorano a scuola, impegnati in un continuo dialogo con famiglie e società civile, si assista a una sempre maggiore valorizzazione del lavoro svolto. Auspichiamo che questa coscienza politica e sociale della centralità della scuola cresca sempre di più”.
Per la Cgil il welfare per il lavoratori “è un insulto”
Per la segretaria generale della Flc Cgil, Gianna Fracassi, però, la misura sarebbe una “mancetta”, “un insulto al personale che chiede di recuperare il potere d’acquisto”, un “insulto alla legge che non viene rispettata”, perché “il salario si contratta e non si elargisce paternalisticamente” e un “insulto al sindacato a cui si fa un discorso ufficiale e poi, con procedura autoritaria, scavalca”. In sintesi, par di capire che un ministero non possa decidere di attribuire benefit – e dunque vantaggi che si aggiungono alle garanzie contrattuali – ai lavoratori in forze al proprio ministero senza il permesso della Cgil. Una posizione che appare così illogica da sollevare qualche sospetto, tanto più che le recriminazioni della Cgil si chiudono con il fatto che “saremo in piazza domani 7 ottobre per rivendicare, non gentili concessioni, ma quello che ci spetta”.
Valditara: “Posizione che lascia interdetti: la Cgil fa sindacalismo o opposizione politica?”
“Lascia interdetti la posizione assunta dalla Flc-Cgil che bolla come insulti misure di welfare per i lavoratori. C’è da chiedersi se queste posizioni non segnino l’abbandono del ruolo sindacale in favore di una opposizione di tipo politico, che certamente non fa gli interessi del mondo del lavoro”, ha commentato Valditara.