Sgarbi al contrattacco: c’era un corvo nel mio staff che ha cercato di fregarmi, ma non mi dimetto

26 Ott 2023 8:52 - di Redazione
Sgarbi

Sgarbi passa al contrattacco. “L’intervista a Gennaro Sangiuliano pubblicata da Il Fatto quotidiano è falsa. Denuncio tutti”. Così il sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, in un’intervista al ‘Corriere della Sera‘ sul caso delle sue consulenze e, nonostante dal ministro Sangiuliano non sia arrivata alcuna smentita su quell’intervista, aggiunge: “Ripeto: non posso credere a quello che ho letto, perché non corrisponde alla realtà. I rapporti tra me e il ministro ai Beni culturali sono buoni”.

Sgarbi: i rapporti con Sangiuliano sono buoni

Sgarbi contesta anche il passaggio dell’intervista a Sangiuliano in cui il ministro afferma di tenersi ben alla larga da Sgarbi: “Ma se mi ha appena inviato a Bologna, in sua rappresentanza, per gestire l’allarme sulle condizioni statiche della Torre Garisenda”.

“Dimissioni? Ho sempre fatto il mio dovere”

E sull’ipotesi di dimissioni, chieste a gran voce dall’opposizione, chiosa: “Dimissioni? Ma cosa sta dicendo! Ho sempre fatto il mio dovere, non vedo da cosa dovrei dimettermi”. Sgarbi racconta come sarebbero andate le cose: “Un mio collaboratore, a questo punto ex, si è infilato nel mio computer, ha rastrellato informazioni dalla mia agenda e poi ha inviato tutto via mail ai vertici del ministero, a Palazzo Chigi e alla stampa. Il tutto con un account del ministero. Stiamo parlando di un ‘corvo’: dobbiamo dare credibilità a chiunque?”. E annuncia querela alla polizia postale, dicendo di avere capito chi è il ‘corvo’: “Certo che lo so, ma ora ci penseranno le forze dell’ordine a lui”.

Sgarbi: sulle consulenze ho chiesto un parere all’Anac

Sulla legittimità dei soldi che ha percepito con la sua attività extra politica, dice: “Io stesso avevo già chiesto un parere all’Anac e non ci sono state obiezioni”. E sulle indagini nei suoi confronti da parte della Procura di Roma per non aver pagato un debito con l’Agenzia delle Entrate di 715mila euro, rassicura: “Chiarirò anche questo. E’ tutto in regola, ne stia certo”.

L’Antitrust sta valutando il caso

Ieri alla Camera Sangiuliano sul caso aveva preso tempo: “Da tre giorni non sento Sgarbi e non gli mando messaggi. La questione è all’approfondimento”. L’Antitrust conferma di aver ricevuto la documentazione inviata dagli uffici del ministro della Cultura. L’Autorità fa sapere di avere iniziato l’esame del caso e si riserva di procedere alle proprie valutazioni sul caso. Anche la premier è al corrente della situazione e farà le sue valutazioni sul caso.

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