Shani Louk, volto simbolo della furia di Hamas, sarebbe viva in un ospedale di Gaza. La madre: “Aiutatemi, fate presto”

10 Ott 2023 19:02 - di Greta Paolucci
Shani Louk

La notizia sorprende e riaccende le speranze: Shani Louk, la 22enne tedesca rapita durante l’assalto sabato scorso durante il concerto Rave nei pressi della Striscia di Gaza, sarebbe viva e ricoverata in ospedale a Gaza, in condizioni critiche. Quelle terribili immagini divenute il simbolo dell’orrore e della violenza di Hamas agita contro civili inermi, rastrellati casa per casa, nelle strade, e persino a un concerto in mezzo al deserto. Quelle tragiche sequenze con la giovane inerme e seminuda, con le gambe spezzate, il viso sfigurato e rigato dal sangue. Quel suo corpo martoriato, esposto agli sputi lanciati dalla folla al grido di “Allah è grande” al passaggio della jeep di miliziani palestinesi che espongono la ragazza priva di coscienza, come fosse un trofeo di guerra, hanno fatto il giro del mondo. E hanno fatto pensare al peggio.

Shani Louk è viva: il disperato appello della madre

Ora invece, secondo il giornale tedesco Tagesschau, la notizia che la ragazza potrebbe essere viva, anche se gravemente ferita, riaccende una flebile luce di speranza in fondo al tunnel buio di un orrore senza fine. E la madre di Shani Louk lancia un nuovo, disperato video-appello al governo di Berlino e a tutta la comunità internazionale: «Fate presto, liberatela! È in condizioni critiche: fate tutto il possibile». E il TgLa7 lo manda in onda (clicca qui per vedere il video). Un appello condiviso sui social, quello della mamma di Shani Louk, come il primo, arrivato a ridosso del massacro al rave nel deserto compiuto da Hamas, in cui la donna chiedeva aiuto e di poter ricevere notizie sulla figlia, della quale mostrava il passaporto.

«Mia figlia è in ospedale a Gaza, è viva, aiutatemi»

Oggi, un nuovo appello della donna di cittadinanza tedesca, che trent’anni fa ha lasciato Ravensburg per trasferirsi in Israele. Di famiglia cattolica, si è convertita alla religione ebraica. Il marito, padre della ragazza, è israeliano. L’auspicio della mamma di Shani Louk, che è in contatto con l’ambasciata tedesca in Israele, è rivolto a un intervento diplomatico, anche perché la figlia ha la cittadinanza tedesca.

 

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