Strage di bimbi a Kfar Aza, neonati decapitati nei letti e case date alle fiamme. “E’ un massacro”

10 Ott 2023 18:51 - di Redazione
Kfar Aza

Orrore a Kfar Aza, una comunità rurale vicino al confine con Gaza dove sarebbero stati uccisi una quarantina di neonati e bambini piccoli, alcuni dei quali decapitati. E’ quanto riferisce l’emittente israeliana I24 news, dopo che alcuni giornalisti sono stati fatti entrare in questa comunità, mentre i soldati stanno rimuovendo i cadaveri delle vittime, di cui si ignora ancora il totale.

“Non è una guerra, un campo di battaglia. Vedete i neonati, la madre, il padre, nei loro letti, nelle stanze protette, e come i terroristi li hanno massacrati. E’ un massacro”, ha detto il generale Itai Veruv ai media.

Vicino al confine, Kfar Aza è stato attaccato da una settantina di miliziani di Hamas. Ora nel villaggio vi è un forte odore di morte, mentre i cadaveri vengono allineati nei sacchi neri. Alcuni soldati hanno raccontato di aver trovato intere famiglie massacrate nei loro letti, neonati decapitati. Al momento sono stati rinvenuti corpi di 40 neonati o bambini piccoli. Le vittime sono state uccise con armi da fuoco, granate e coltelli. Alcune case sono state date alle fiamme per far uscire gli abitanti e ucciderli. Tutte le auto della comunità, parcheggiate all’esterno, sono state bruciate. Ci sono ancora auto degli assalitori. Ma vanno esaminate per evitare il rischio di trappole esplosive.

 

La notizia è subito rimbalzata sui social, dove vi sono anche video che documentano la distruzione a Gaza, dove sarebbero periti almeno 830 palestinesi a causa della rappresaglia lanciata da Israele. La Difesa israeliana conferma i raid aerei sul porto di Gaza. “Le forze israeliane stanno attualmente colpendo obiettivi dell’organizzazione terroristica Hamas lungo la costa della Striscia di Gaza”, recita una dichiarazione rilasciata alla Cnn, dopo che sono state diffuse immagini che mostrano un peschereccio in fiamme nel porto. L’Oms lancia intanto l’allarme sulla situazione sanitaria a Gaza: “Le scorte pre-posizionate che si trovavano in 7 importanti ospedali della Striscia di Gaza sono ormai esaurite. Ieri queste strutture hanno attivato piani di emergenza ospedaliera, predisposti con il supporto dell’Organizzazione mondiale della sanità, per gestire al meglio l’ondata di vittime” degli attacchi. “Il sistema sanitario sta andando oltre le sue capacità, dato il numero dei feriti”.

 

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