Strage di Gaza, Israele: ecco le prove che non siamo stati noi. E spunta l’intercettazione di due terroristi (video)

18 Ott 2023 11:48 - di Greta Paolucci
Strage Gaza

Via via che passano le ore e che sui social rimbalzano foto, video, testimonianze e intercettazioni telefoniche, sembra andare ad accreditarsi sempre di più l’ipotesi che la strage all’ospedale di Gaza non sarebbe stata provocata da un attacco delle forze di difesa israeliane ma da un errore della stessa organizzazione terroristica di Hamas. E nel rimpallo di accuse incrociate tra miliziani palestinesi e autorità di Tel Aviv, tra calcoli balistici e analisi d’intelligence, irrompono sulla scena immagini e il sonoro di un colloquio tra terroristi islamici sulla «traiettoria sbagliata» di un missile «lanciato dal cimitero dietro l’ospedale». Ma procediamo con ordine.

Strage di Gaza, un razzo lanciato dalla Jihad islamica ha colpito l’ospedale? Le prove fornite dall’Idf

Dunque, le Forze di difesa israeliane (Idf), accusate dal ministero della Sanità di Hamas di aver colpito l’ospedale causando centinaia di vittime, replicano alle accuse e portano a supporto della loro difesa quelle che definiscono prove: l’assenza di un cratere nella zona dell’ospedale battista Al-Ahli nella Striscia di Gaza, che dimostra che la struttura non è stata colpita da un raid aereo, ma che è stata vittima di un grande incendio. A supporto di questa teoria, l’Idf ha anche diffuso un filmato in cui si vede ciò che resta dell’ospedale e il suo parcheggio in fiamme, con tanto di commento emblematico al post: «Generalmente gli attacchi israeliani lasciano un grande buco nel terreno», ha ricordato l’esercito israeliano.

L’analisi della traiettoria sbagliata del razzo che Israele attribuisce alla Jihad islamica

Non solo. Poco fa, in conferenza stampa, il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf) Daniel Hagari, ha ribadito che «l’esplosione nell’ospedale Al-Ahli a Gaza è stato causato da un razzo della Jihad islamica che ha avuto una traiettoria sbagliata», confermando che «nessun razzo dell’Idf ha colpito ospedale» causando centinaia di morti. E mostrando a stretto giro, nel dettaglio, una serie di prove a dimostrazione dell’estraneità israeliana all’attacco. «L’analisi della traiettoria dei razzi effettuata dalla nostra intelligence conferma che il razzo è stato sparato vicino all’ospedale», prosegue Hagari. Che cita «due video indipendenti che dimostrano il fallimento del lancio del razzo. La continuazione della traiettoria sulla Striscia di Gaza. E la sua caduta vicino all’ospedale».

La telefonata intercettata dall’intelligence israeliana tra terroristi che parlano in arabo di «una traiettoria sbagliata»

E se gli indizi sommati vanno a costituire una prova, la pistola fumante – come si direbbe in un giallo classico – Hagari la sfodera sfacendo sentire la registrazione ottenuta dall’intelligence israeliana di «comunicazioni tra terroristi che parlano di una traiettoria sbagliata». Nella conversazione tradotta dall’arabo si sente dire: «È la prima volta che vediamo un missile cadere così. È nostro?». E ancora: «Alcune schegge di questo missile non sono israeliane». Infine, nel dialogo intercettato, si dice che il missile «è stato lanciato dal cimitero dietro l’ospedale».

«Nessun danno strutturale e nessun cratere» sulla scena della strage

Poi Hagari, nel sottolineare a sua volta il fatto che non ci sia «nessun danno strutturale e nessun cratere» sulla scena della strage – che dimostrerebbe che non è stato un attacco aereo a colpire il parcheggio dell’ospedale battista di Gaza – contesta la rapidità con cui Hamas ha accusato Israele dell’attacco. Assicurando che «l’Idf ha lanciato un’indagine immediata basata sui dati dell’ intelligence e filmati aerei: tutti ricontrollati».

Strage di gaza, Idf: 450 i razzi palestinesi caduti a Gaza per traiettoria sbagliata. Il missile sull’ospedale è uno di quelli

Per questo, alla conclusione della sua analisi delle prove, Hagari conclude l’incontro con la stampa asserendo con nettezza: «Sono 450 i razzi caduti nella Striscia di Gaza per una traiettoria sbagliata» da quando è iniziata la guerra, lo scorso 7 ottobre. Il razzo che ha colpito l’ospedale a Gaza è uno di questi», ha aggiunto Hagari, mostrando un pannello con la mappa dei lanci falliti…

I dubbi di Toni Capuozzo: «Mi sembra si senta il rumore di un razzo, non di un missile lanciato da un aereo»

Dubbi e sospetti di una responsabilità palestinese sulla strage dell’ospedale di Gaza che già ieri sera, nel corso della punta di Stasera Italia, condotta da Nicola Porro su Rete 4, un esperto cronista di guerra e fine conoscitore del Medio Oriente come Toni Capuozzo ha rilanciato. Avanzando prima il sospetto di «una strage servita sul vassoio a un incontro molto importante per il destino di Gaza». Avvalorando poi dubbi e interrogativi, asserendo, con le dovute cautele del caso: «Non sono un perito balistico, però guardando le immagini mi sembra che si senta abbastanza nettamente quello che è il rumore di un razzo, non di un missile scagliato da un elicottero o da un aereo».

Strage di Gaza, Capuozzo: «Come mai c’era un cameraman che inquadrava quella scena?»

Capuozzo analizza i fatti. Esamina suoni e passa al setaccio le immagini. Così, nell’alludere a «circostanze sospette», dopo aver rimarcato la coincidenza per cui «tutto questo avviene alla vigilia della visita di Joe Biden», lancia un ultimo interrogativo: «Come mai c’era un cameraman che inquadrava quella scena?». E perché era presente «in quel preciso momento e a questa debita distanza di sicurezza?», si chiede il cronista. Dubbi. Sospetti, Ipotesi, su cui piombano immagini e parole che potrebbero fugarli…

 

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