Strage nel Maine, tre sparatorie, 22 morti e oltre 50 feriti. Meloni: “Vicina alle famiglie colpite”
Ennesima strage americana. Il 40enne Robert Card ha aperto il fuoco con un fucile AR-15 in diverse aree di Lewiston, la seconda città del Maine. Ha ucciso almeno 22 persone, mentre i feriti sono tra i 50 e i 60. Ma il bilancio della sparatoria potrebbe aggravarsi nelle prossime ore. Le notizie sono ancora frammentarie: c’è chi parla di due, chi di tre sparatorie. Ma i media locali, ripresi dalle grandi catene informative come CNN, NBC ed ABC, descrivono un bilancio molto pesante: “almeno 22 morti” (dice la NBC che cita fonti di polizia) e decine di feriti, oltre 50. “Ho appreso con tristezza la notizia della sparatoria nel Maine, che ha provocato un alto numero di vittime innocenti. Desidero esprimere la vicinanza più sincera mia personale e del Governo italiano alle famiglie così duramente colpite e a tutto il popolo americano“. Arriva il corsoglio e lo sgomento del premier Meloni, di fronte all’orrore e al dramma che ha colpito i cittaedini americani.
Strage nel Maine, tre sparatorie
La polizia di stato del Maine ha ordinato ai residenti di rifugiarsi in zone protette. Le autorità – ricostruisce Rainews – parlano di un uomo armato che ha aperto il fuoco in un bar, in un Walmart e in una sala da bowling. In particolare, secondo fonti di polizia, i tre locali teatro della strage sarebbero Sparetime Recreation, Schemengees Bar & Grille Restaurant e appunto un supermercato della catena Walmart. Sarebbero tutti a pochi chilometri di distanza.
Strage nel Maine: chi è il presunto killer
Il nome del dell’ autore della strage è Robert Card, fa sapere la polizia, aggiungendo che è “armato e pericoloso”. Si tratta, dice sempre la polizia, di un quarantenne istruttore di armi da fuoco addestrato dalla Guardia Nazionale e curato di recente in un ospedale psichiatrico. Media locali aggiungono che Card è rimasto per due settimane nella struttura sanitaria e aveva minacciato di aprire il fuoco presso la base della Guardia Nazionale di Saco, a sud di Lewinston.
Maine, la polizia: “Non uscite di casa”
L’allarme è stato lanciato poco dopo le 20:00, ora locale, le 2 di notte in Italia. L’ufficio dello sceriffo ha riferito che le forze dell’ordine stavano indagando su “due eventi di sparatorie in corso”, con il sospetto ancora in azione e a piede libero. Un portavoce del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Maine ha esortato i residenti a restare a casa con le porte chiuse. L’ufficio dello sceriffo della contea di Androscoggin ha pubblicato due foto del sospetto autore della sparatoria, poi identificato col nome di Robert Card: un uomo armato che entra in una sala da bowling con un’arma pesante in spalla, probabilmente un fucile automatico – qualcuno scrive un fucile da guerra tipo Ar-15 – con cui ha esploso centinaia di colpi. L’uomo sembra essere sulla cinquantina, ha una felpa marrone e uno zainetto rosso.
E’ giallo sulla cattura
Stando ad alcune fonti non confermate, l’autore della strage sarebbe stato arrestato, poche ore dopo l’inizio di una caccia all’uomo in tutta l’area. La maggior parte dei siti parla ancora di “caccia all’uomo”. Sui social media circola anche un video – al momento non verificabile – che si asserisce mostri il momento dell’arresto: c’è un uomo nel mezzo di una via, circondato da altri uomini armati che impugnano anche torce elettriche. Si sente uno sparo, l’uomo cade a terra, gli altri in pochi secondi gli si avvicinano e lo ammanettano.
Biden: “orribile attacco”
Anche l’ospedale della città conferma che sta facendo fronte a un’emergenza dovuta a una “sparatoria di massa”, coordinandosi con gli altri ospedali della zona. Le immagini diffuse dalle agenzie internazionali mostrano l’esterno dell’ospedale presidiato dalla polizia e sorvolato da elicotteri. Intanto il presidente americano Joe Biden ha avuto colloqui telefonici con il governatore del Maine, Janet Mills, i senatori Angus King e Susan Collins, e con Jared Golden, e – ha fatto sapere la Casa Bianca – ha “offerto pieno sostegno federale in seguito a questo orribile attacco”.