“Struttura delinquenziale a livello familiare”: accuse durissime per lady Soumahoro e sua madre
“Una struttura delinquenziale organizzata a livello familiare’’. Così il gip di Latina nell’ordinanza che ha portato agli arresti domiciliari Marie Therese Mukamatsindo e Liliane Murekatete: suocera e moglie del deputato Aboubakar Soumahoro, e membri del Consiglio di Amministrazione della cooperativa sociale integrata “Karibu” nell’ambito di un filone dell’inchiesta, coordinata dalla Procura di Latina e condotta dalla Guardia di Finanza, sull’attività delle cooperative impegnate nella gestione dei richiedenti asilo e di minori non accompagnati nella provincia di Latina. Gli sviluppi dell’inchiesta Karibu e le dure accuse dei pm sono inquietanti.
Sequestrati due milioni di euro alla cooperatica di suocera e moglie di Soumahoro
Ammonta a quasi due milioni di euro (1.942.684) il sequestro disposto dal gip di Latina nell’ambito dell’inchiesta coordinata dalla Procura e condotta dalla Guardia di Finanza. Che ha portato agli arresti domiciliari Marie Therese Mukamatsindo e Liliane Murekatete, suocera e moglie del deputato Aboubakar Soumahoro. Per il gip oltre alle ”condotte di frode in pubbliche forniture’’ gli accertamenti contabili e le stesse valutazioni del commissario liquidatore, hanno permesso alla Procura di ricostruire: “un quadro allarmante di distrazioni patrimoniali idonee a svuotare la Karibu (anche per il tramite della Jumbo Africa- soggetto giuridico fittizio) e portarla allo stato di insolvenza, dichiarato con sentenza del Tribunale di Latina del maggio 2023’’.
Flussi di denaro pubblico in gioiellerie, centri estetici e locali in Ruanda
A fronte dei flussi di denaro pubblico, la Guardia di finanza ha ricostruito tutte le disposizioni bancarie ‘’prive di congrua giustificazione causale; e comunque per finalità diverse da quelle alle quali era preposta la Karibu’’. In particolare, viene riportato nell’ordinanza, ‘’si evidenziano bonifici verso l’estero per 472.909 euro negli anni 2017/2022; utilizzo di carte di credito e prepagate, intestate alla Karibu, ma adoperate per finalità private: (ristoranti, gioiellerie, centri estetici, abbigliamento, negozi di cosmetica) per importi come 93.976 euro nel 2017; 208.394 nel 2018, 49.946 euro nel 2019; 13.803 euro nel 2020; 2.177 nel 2021’’. In molte occasioni, come emerge dall’ordinanza, le carte prepagate sono state ricaricate con causali relative a “progetti”, quando in realtà le spese effettuate con la medesima carta risultano presso attività di ristorazione, strutture recettive, negozi di abbigliamento, gioiellerie, in Italia e all’estero (Ruanda, Belgio, Portogallo).
Moglie e suocera di Soumahoro in manette: “Perseveranza dell’azione criminale”
Una parte del denaro ottenuto dalle coop, quasi mezzo milione di euro (472.909), è stata trasferita all’estero tra il 2017 e il 2022. Come emerge dall’ordinanza del gip di Latina, uno degli indagati “avendo la disponibilità delle credenziali di accesso al conto corrente principale della Karibu e della Jambo, ha potuto disporre, a suo piacimento, delle risorse pubbliche erogate per la gestione dei migranti, trasferendo ingenti risorse di denaro pubblico a favore di sé stesso oltreché verso l’estero; ed in particolare in Rwanda dove lo stesso ha avviato prima l’apertura di un Supermercato e, successivamente, di un Ristorante sotto l’insegna ‘Gusto Italiano’’’.
Caso Soumahoro: “Migranti ospitati in modo lesivo della loro dignità”
Nell’ordinanza viene sottolineata ‘’la perseveranza dell’azione criminale, continuata per molti anni’’. ‘’Un sistema collaudato che è risultato esclusivamente proteso ad eludere gli obblighi pubblicistici (derivanti dalle convenzioni con gli enti), dotato di schermi societari fittizi riconducibili allo stesso management della Karibu (Jambo Africa Consorzio A.I.D), nonché connotato da evidenti caratteri di transnazionalità, tutti unicamente finalizzati a distrarre i fondi pubblici, in buona parte reinvestiti all’estero’’ scrive il gip. ‘’Con l’ulteriore collegato effetto di porre i soggetti ospitati, già in condizione di particolare vulnerabilità poiché migranti richiedenti protezione internazionale, in stato di accoglienza gravemente lesivo della loro stessa dignità’’ si legge nell’ordinanza. Gli indagati inoltre, ”non hanno esitato a disfarsi della documentazione anche contabile della cooperativa Karibu quando gli operanti intervenuti accertavano ‘che già nei giorni antecedenti era stata rinvenuta altra documentazione della stessa specie finita poi nel punto di raccolta differenziata’’’ conclude il giudice.
Kelany (FdI): “Inaccettabile che Soumahoro declini ogni responsabilità”
“L’on. Soumahoro declina ogni responsabilità e coinvolgimento rispetto alle vicende gravissime che stanno interessando la sua stretta cerchia di familiari e lo fa semplicemente scrollandosi il problema di dosso. È inaccettabile che seguiti ad affermare che non abbia nulla da dire. L’arresto della moglie e della suocera, oltre che la confisca dei beni, disposte dal tribunale di Latina, aprono uno spaccato inquietante rispetto alla gestione delle cooperative di accoglienza”. Lo dichiara in una nota Sara Kelany, deputato e responsabile di Fratelli d’Italia del dipartimento Immigrazione. “Per quanto il garantismo imponga di attendere gli esiti del giudizio, il senso di responsabilità imporrebbe una forte presa di posizione politica sul caso. Che l’on Soumahoro non prende e non può prendere. Rammento che all’inizio della legislatura, quando i contorni della vicenda non erano ancora così gravi, l’onorevole Soumahoro è stato sospeso dal gruppo Alleanza Verdi e Sinistr: ebbene oggi non ci si può limitare a tacere”, conclude.