Sui corpi dei miliziani spunta il manuale di Hamas con le istruzioni per colpire: un piano d’attacco pronto da un anno

22 Ott 2023 20:31 - di Lorenza Mariani
Hamas

La guerra giunta al giorno 16 di combattimenti e paura, sangue e dolore, sempre più a rischio escalation. Un allarme oggi al centro di una lunga telefonata tra il Pontefice e il presidente Joe Biden, in cui è stata condivisa la necessità di trovare percorsi di pace. Con gli Usa solerti nel ribadire: «Non esiteremo ad agire». E intanto, mentre nel sud della Striscia di Gaza, assediata dall’esercito israeliano e presidiata da Hamas, hanno fatto il loro ingresso altri 17 camion con aiuti umanitari provenienti dall’Egitto, Israele avverte Hezbollah: «Se aprite un altro fronte colpiremo Iran e Libano». E intanto, da oltreoceano spunta un documenta che il Washington Post pubblica oggi, che avvalorerebbe la teoria secondo cui i miliziani palestinesi progettavano l’attacco del 7 ottobre già da un anno…

Il “Washington Post” rilancia: l’attacco di Hamas del 7 ottobre pronto da un anno

Tutto, con il Guardian che sottolinea come nelle ultime due settimane gli affiliati di al-Qaeda hanno espresso apprezzamento per l’«invasione di Israele» da parte di Hamas – come l’hanno definita sui canali social –. E incitando alla rivolta il mondo musulmano. Tanto che, affermano gli esperti citati dal quotidiano britannico, «ciò offre un’opportunità ai gruppi estremisti». E in sottofondo, tra allarmi e timori, restano i dubbi sul massacro che i miliziani palestinesi hanno compiuto lo scorso 7 ottobre contro Israele, su cui oggi il Washington Post in un’esclusiva torna a parlare di un attacco pianificato un anno fa.

Lo dimostrerebbe un manuale di Hamas trovato sul corpo di un miliziano ucciso

Una teoria a sostegno della quale il quotidiano più diffuso e più antico di Washington aggiunge oggi la notizia del ritrovamento, sul corpo di un miliziano di Hamas ucciso negli scontri con i soldati israeliani – di un manuale datato l’anno scorso. E che contiene istruzioni su come utilizzare determinate armi. Identificare le vulnerabilità dell’equipaggiamento militare israeliano. Impartire consigli su come uccidere con un coltello. Il documento sembra essere stato preparato per diverse unità delle Brigate d’élite Izzedine al-Qassam di Hamas, tra cui specialisti anti-corazzati; ingegneri; cecchini; esperti di fanteria e di tunnel. Nonché per quelle che l’opuscolo descrive come «truppe d’assalto».

Un «documento militare segreto» ritenuto attendibile

Nella prima pagina si legge che «questo è un documento militare segreto», e in quanto tale «va tenuto in un luogo sicuro». Aggiungendo il divieto a «spostarsi con questo, tranne quando ci sono ordini». Sul retro della copertina, poi, c’è una foto dello sceicco palestinese Abdullah Azzam, mentore di Osama bin Laden. «Se questa è la loro fonte di ispirazione, e questa è la figura, il simbolo che stanno guardando, capisco qualcosa di più sul loro comportamento il 7 ottobre», ha detto allora al Washington Post Michael Milshtein, ex capo del dipartimento per i palestinesi dell’intelligence militare israeliana.

Un manuale di istruzioni su come utilizzare determinate armi, colpire nei punti vulnerabili e uccidere con un coltello

Il documento ottenuto dal Washington Post fornisce indicazioni sull’utilizzo delle armi e offre descrizioni dettagliate sulla vulnerabilità dei carri armati e dei veicoli blindati israeliani. Sono incluse, ad esempio, le istruzioni per l’uso delle granate nordcoreane F-7, che Pyongyang ha negato di aver fornito ad Hamas. Non solo. Le istruzioni per le «truppe d’assalto» includerebbero anche i posti migliori per pugnalare qualcuno. Che, secondo il manuale sul campo ottenuto dal Washington Post, sarebbero elencati e individuati nel «collo, nella zona della clavicola. La colonna vertebrale e le ascelle». Inoltre, secondo l’esercito, che ha mostrato parte del materiale rinvenuto, circa 50 munizioni ad alto potenziale esplosivo sono state trovate dalle truppe israeliane in seguito agli attacchi. Al momento però, come riferisce l’Adnkronos, i funzionari di Hamas a Gaza e Beirut non hanno risposto alle richieste di commento del Post.

 

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