Sunak a Tel Aviv conferma il suo appoggio. Tajani sulla strage all’ospedale: la responsabilità di Israele sembra esclusa

19 Ott 2023 9:49 - di Redazione
Sunak

Al suo arrivo in Israele il premier britannico Rishi Sunak ha condannato l’attacco del 7 ottobre di Hamas in Israele come un “atto di terrorismo indescrivibile e terribile”, ribandendo la solidarietà del Regno Unito a Israele. Lo riferisce la Bbc. Sunak, che ha in programma colloqui con il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente Isaac Herzog, ha detto di sperare in “incontri produttivi”. “Sono in Israele, un Paese in lutto. Soffro con voi e sono con voi contro il male che è il terrorismo. Oggi e sempre”, ha scritto Sunak sui social.

Continua intanto lo scambio di reciproche accuse tra Israele e Hamas sulla strage nell’ospedale di Gaza. L’Autorità nazionale palestinese (Anp) ha chiesto un’indagine da parte della Corte penale internazionale (Cpi). Lo ha annunciato la rappresentante dell’Anp in Francia, Hala Abou Hassira, durante una conferenza stampa. “Lo Stato palestinese ha presentato oggi un dossier davanti alla Corte penale internazionale per avviare un’indagine su questo crimine. È necessaria un’indagine internazionale”, ha dichiarato Hassira. “Israele è l’unico responsabile. Non è la prima volta che prende di mira le infrastrutture civili e in particolare gli ospedali”, ha aggiunto.

Il ministero della Difesa israeliano ha intanto diffuso alcune intercettazioni che apparterrebbero a miliziani di Hamas in cui si dice che a colpire l’ospedale sarebbe stato un razzo della guerriglia jiahdista. Joe Biden nella serata di ieri ha ribadito ancora una volta che non c’è Israele dietro l’attacco all’ospedale di Gaza. Il presidente Usa, riferisce The times of Israel, ha ‘scagionato’ Tel Aviv sull’Air force one durante il viaggio di ritorno negli Stati Uniti dopo la visita in Israele, assicurando di avere fonti di assoluta fiducia per affermarlo: “Il Dipartimento della Difesa Usa sostiene che è molto improbabile” che l’attacco provenisse dagli israeliani.

Sulla stessa linea il ministro degli Esteri Antonio Tajani: “Noi stiamo approfondendo ciò che è accaduto, ma dalle evidenze della nostra intelligence condivise con quelle di altri Paesi non emerge la responsabilità di Israele nel bombardamento dell’ospedale di Gaza”. E ancora: “Questo è quello che noi stiamo valutando in questo momento. Da quello che sta emergendo la responsabilità di Israele sembra esclusa”.

Il ministro della Difesa Guido Crosetto, intervenendo mercoledì sera alla trasmissione ”Cinque Minuti’ in onda su Rai 1, ha commentato il ritardo dell’invasione via terra di Gaza: “Il ritardo dell’entrata di Israele via terra nasce anche da questo, non vuol fare un passo che possa scatenare contro Israele un fronte molto più ampio. Gaza è nel sud ma a nord c’è Hezbollah, molto più forte di Hamas, organizzato militarmente, con molte più armi, sostenuto da sempre dall’Iran; c’è la Cisgiordania, dove la comunità palestinese è fortissima e dove sta crescendo un sentimento negativo; c’è la Siria”.

“Israele non ha un solo fronte, se ne possono aprire mille, sta valutando quello che può succedere. Le preoccupazioni che abbiamo noi sono le stesse che ha Israele al suo interno”, ha concluso Crosetto.

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