Audio da brividi di Giulia: “Vorrei sparire dalla vita di Filippo, ma ho paura che possa farsi male”
“Vorrei fortemente sparire dalla sua vita, ma non so come farlo”. Un audio-choc di Giulia Cecchettin inviato alle amiche. La trasmissione ‘Chi l’ha visto’ lo ha mandato in onda integralmente dopo che era stato parzialmente anticipato dal Tg1. La giovane uccisa barbaramente parlava con grande senso di preoccupazione del disagio che la fine del rapporto con Filippo Turetta avrebbe determinato nell’equilibrio dell’ex fidanzato. Un desiderio di voltare pagina quello di Giulia, accompagnato un forte senso di responsabilità: “Mi sento in una situazione in cui vorrei che sparisse, vorrei non avere più contatti con lui. Però allo stesso tempo lui mi viene a dire che è super depresso, che ha smesso di mangiare: passa le giornate a guardare il soffitto, pensa solo ad ammazzarsi, vorrebbe morire“, diceva Giulia nell’audio inviato alle amiche. Non ha mai pensato minimamente che ad essere in pericolo fosse proprio lei.
Audio di Giulia alle amiche: “Non so come comportarmi”
Poi si ascolta un passaggio molto delicato per delineare lo stato di difficoltà interiore in cui si trovata Giulia prima della giornata tragica che avrebbe posto fine alla sua vita. Parlando di Filippo Turetta diceva: “Non me le viene a dire per forza come ricatto però suonano molto come ricatto. Allo stesso tempo mi viene a dire che l’unica luce che vede nelle sue giornate sono le uscite con me; o i momenti in cui io gli scrivo”, continuava la ragazza. “Io vorrei non vederlo più, comincio a non sopportarlo più”, proseguiva Giulia nell’audio dicendo: “Vorrei fortemente sparire dalla sua vita, ma non so come farlo. Mi sento in colpa, ho troppa paura che possa farsi male in qualche modo”. La profonda umanità della ragazza emerge da queste parole che addolorano una volta di più, se mai possibile.
Audio di Giulia: il tossico della relazione
Nell’audio completo Giulia esprimeva la sua angoscia che l’ex fidanzato potesse fare un gesto insano, che potesse farsi del male: “Non credo che lo farebbe perché mi sembra che mi dica queste cose più per costringermi a stargli sempre appiccicata. Però il rischio, soprattutto nella mia testa, c’è e il fatto che potrebbe essere colpa mia mi uccide come cosa”. “Non so veramente come comportarmi”, continuava Giulia. Parole che mettono i brividi, perché in esse Giulia racconta proprio di quella fragilità e dipendenza dell’ex fidanzato, dell’ossessione di lui e dei suoi continui ricatti emotivi. Quelle sue parole contenevano inconsapevolmente il perché lui l’avrebbe uccisa brutalmente. Parole che delineano lucidamente come è nato il femminicidio di Giulia Cecchettin. Il “tossico” della relazione che avrebbe posto fine ai suoi giorni.
Filippo Turetta definisce la sua vittima “fidanzata”
Il delitto è stato confessato da Filippo Turetta alla polizia tedesca: «Ho ammazzato la mia fidanzata. Ho vagato questi sette giorni perché cercavo di farla finita. Ho pensato più volte di andarmi a schiantare contro un ostacolo e più volte mi sono buttato un coltello contro la gola. Ma non ho avuto il coraggio di farla finita». Da notare che lui ha definito la sua vittima “fidanzata”, nonostante non fosse più così. Si è consegnato ai poliziotti tedeschi con le mani in alto. E ha confessato. I vestiti e le scarpe macchiati di sangue. Le mani e le caviglie segnate dalle ferite. Gli agenti lo hanno trovato nella corsia d’emergenza dell’autostrada tedesca A9, all’altezza di Bad Dürrenberg. Potrebbe essere venerdì in Italia.