Bonino guida la crociata per la carne sintetica: “Ce lo chiede l’Europa”. FdI: noi tuteliamo gli italiani

13 Nov 2023 17:17 - di Vittorio Giovenale
Bonino, carne sintetica

È partita la crociata di +Europa in favore della carne sintetica: con una conferenza stampa alla Camera, che ha visto l’intervento in collegamento di Emma Bonino, i parlamentari Benedetto Della Vedova e Riccardo Magi hanno ribadito le posizioni care alle lobby della carne coltivata.

«Risolverebbe una serie di problemi, ivi compreso quello dell’inquinamento da allevamenti intensivi», sentenzia la Bonino. Nel mirino dei partecipanti il ddl promosso dal ministro dell’agricoltura e della sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, che vieta la produzione e l’importazione della carne coltivata in laboratorio. «Mi pare che sia sulla stessa scia antiscientifica che va forte nel nostro Paese», vista in occasione del dibattito sull’agricoltura biodinamica, dice l’esponente radicale.

Lobby della carne sintetica: Bonino e compagni chiedono di fermare il ddl Lollobrigida

«Temo che sarà veramente difficile fermare la Coldiretti, Lollobrigida e non so chi altri. Ci proveremo alla Camera dove arriva questo ddl strampalato per impedire una cosa che ancora non c’è» ha aggiunto. Per poi rilanciare il luogo comune dell’Italia non all’altezza delle mirabolanti utopie radicali e transnazionali. «Il nostro Paese è tutto così: il terrore del nuovo, della ricerca, le tradizioni della nonna. Va tutto bene, ma quando diventa un’ideologia va molto meno bene» per cui «andiamo avanti» con questa «battaglia impopolare, di minoranza, che non ci spaventa, siamo abituati. Spero che, dai e dai, a qualcuno si accenda il lume della ragione che in questo momento mi sembra in grande difficoltà» ha concluso.

«Il provvedimento è ideologico- aggiunge Riccardo Magi, deputato +Europa – è senza fondamento scientifico e ha elementi di propaganda. Inoltre è anche illegittimo, per questo abbiamo presentato una pregiudiziale di costituzionalità. +Europa ha arruolato anche la senatrice a vita Elena Cattaneo che, in videocollegamento, dichiara: «La votazione porterà al triste vanto italiano di vietare, unici al mondo, la carne coltivata. Sono contraria al ddl perché sono contraria alle razionalità con cui si intende legiferare. Non bisogna creare nemici inesistenti, qui si nega l’innovazione, si espone l’Italia ad una bocciatura in sede europea e si crea un danno al Paese. Non c’è alcuna sovranità alimentare del Made in Italy da difendere sulla carne: già oggi il 50% di carne è importato. Temo si voglia replicare in sede europea quanto ottenuto già sugli Ogm».

FdI: “Vogliono affidare il futuro dell’alimentazione a qualche multinazionale”

La replica di FdI non si fa attendere. «Legge reazionaria? No legge che tutela gli italiani, gli allevatori, i consumatori che avranno la certezza di portare sulle proprie tavole cibo di qualità che ha permesso alla nostra Nazione di essere una superpotenza mondiale», commenta Marco Cerreto, capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Agricoltura.

«Anti-italiani sono quelli che vogliono distruggere la tradizione e la cultura nazionale, ma soprattutto affondare le imprese di uno dei più invidiati settori agroalimentari al mondo per lasciare posto alle lobby della carne sintetica», replica a Bonino e compagni il senatore di Fratelli d’Italia Luca De Carlo.

«Antiscientifico – prosegue il presidente della commissione Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare, –  è chi pensa che sia più giusto dare soldi a chi produce bistecche in laboratorio anziché a quel mondo della ricerca che deve aiutare la tradizione produttiva nazionale a intraprendere un cammino verso l’innovazione che la porti a produrre di più e meglio. Antieuropeo è chi preferisce affidare il futuro dell’alimentazione a qualche multinazionale che produce cibo sintetico in giro per il mondo piuttosto che sostenere le produzioni nazionali, che certo vanno affiancate in un cammino verso una maggiore sostenibilità ambientale, che però non è sicuramente quella della carne coltivata».

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