Bufera su Susan Sarandon, l’agenzia di Hollywood scarica la pasionaria del set per le sue “frasi antisemite”
Susan Sarandon, la pasionaria di Hollywood, è finita all’indice: non sarà più una cliente dell’agenzia Uta (United Talent Agency), che ha deciso di interrompere il rapporto professionale con lei dopo le sue controverse dichiarazioni a favore della Palestina. L’attrice è stata scaricata dall’agenzia di talenti hollywoodiana per aver partecipato a un comizio pro-palestinesi a New York, durante il quale ha rilasciato commenti giudicati anti-semiti. Parlando dal palco l’attrice ha detto che «molta gente di questi tempi ha paura di essere ebrea: così assaggiano quel che si prova a essere musulmano in questo Paese».
Bufera su Susan Sarandon: l’attrice accusata di frasi antisemite, cacciata dall’agenzia hollywoodiana
Il caso dell’espulsione della Sarandon dalla scuderia di una delle maggiori agenzie di talenti di Hollywood – che comprende star del calibro di Johnny Depp, Harrison Ford, Charlize Theron. E registi come i fratelli Coen, M. Night Shyamalan e Wes Anderson, e che negli ultimi tempi ha ampliato il suo portafoglio con l’acquisizione di influencer online, podcaster e eSport, marcando il passo sulla definizione di una sua impronta globale – fa discutere. E alimenta la bufera su una professionista del set nota da sempre per il suo impegno militante. Una “pasionaria”, la Sarandon, in prima linea su tutti i fronti: dal clima al sindacalismo cinematografico, passando per le campagne presidenziali. Oltretutto, molto attiva sui social, oltre che presente in piazza.
La pasionaria di Hollywood in prima linea su tutti i fronti, dal clima al sindacalismo cinematografico
Una messa al bando, la sua, che era nell’aria. E che le ultime settimane di manifestazioni pro-Palestina di New York – di scena sin dal 7 ottobre, giorno del massacro perpetrato da Hamas in Israele – hanno accelerato repentinamente dopo quello che da molti viene considerato un vero e proprio appello antisemita alla distruzione dello Stato ebraico, invocato – come sottolinea Il Giornale – intonando il coro «dal fiume al mare – con cui i manifestanti esortano «l’eliminazione dello Stato di Israele e la creazione di uno Stato palestinese che si estenda, appunto, dal fiume Giordano al Mediterraneo».
Susan Sarandon scaricata dall’agenzia: e dai social arriva il colpo di grazia
Così, mentre al momento l’attrice tace e non commenta, non si contano i post e i tweet a lei intestati. Pubblicati da chi, in queste ore, ha voluto stigmatizzare senza girarci troppo intorno, il proprio dissenso sulla posizione assunta dall’attrice. E rivendicata a suon di slogan sul web dove, nelle ultime settimane, ha espresso a più riprese aspre critiche nei confronti di Israele, alimentando un dibattito social incentrato sulle accuse di genocidio e crimini di guerra indirizzate tutte contro Tel Aviv. E declinata a intermittenti recriminazioni contro il sostegno Usa a Gerusalemme. Un gran clamore che la notizia del licenziamento di Susan Sarandon sta elevando all’ennesima potenza. Mentre l’attrice premio Oscar per Dead Man Walking e indimenticabile interprete di Thelma & Louise, tace e incassa il colpo…