“Cgil e Uil non possono essere al di sopra della legge. Il governo è compatto”: FdI smonta i retroscena

15 Nov 2023 14:08 - di Federica Argento
FdI Landini

“Quello dei segretari Cgil e Uil, Landini e Bombardieri, è l’atteggiamento di chi vuole paralizzare un’intera Nazione. Incurante del monito dell’Autorità Garante. L’esclusione di ben 16 settori dalla manifestazione del 17 novembre la priva del requisito di generalità; mentre vengono spalmate su altre date gli scioperi regionali con lo stesso contenuto. Landini dovrebbe ben sapere che gli scioperi di settore come quello indetto per venerdì prossimo hanno tutt’altra disciplina, molto più restrittiva rispetto a quello generale”. Il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti, interviene sull’ “ostilità” aperta dai  sindacati – con l’esclusione della Cisl- contro  governo e garante. arrivando a parlare di “Squadrismo istituzionale”.

Foti: “Cgil e Uil privano i cittadini di servizi essenziali”

Cgil e Uil -aggiunge Foti- non possono considerarsi al di sopra della legge; annunciando deliberatamente di volere agire contra legem: privando i cittadini di servizi pubblici essenziali. E utilizzando il blocco degli stessi come arma di ricatto per cercare d’imporre i propri obiettivi politici;  volti a ricercare lo scontro con il governo Meloni. La cui compattezza, anche in questa vicenda, rimane granitica, con buona pace di inventati retroscena che ci capita di leggere”. Lo strale ancora una volta ai siti e giornaloni che hanno inventato un “freddezza” del premier sull’argomento. Il governo è compatto anche in questa tormentata vicenda dello sciopero di venerdì 17.

Ciriani: “E’ uno sciopero politico”

“E’ uno sciopero politico”, rincara la dose il ministro dei Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani. Intervenendo al Forum dell’Adnkronos precisa che “il ministro Salvini, confortato dal parere del Garante, ha chiesto semplicemente di rimodulare lo sciopero; in modo tale di non danneggiare la vita e l’attività di milioni di persone che si devono spostare”. E fa un ragionamento molto calzante. “Io francamente non trovo un solo motivo per questo sciopero generale: la mia sensazione, che è quasi una certezza, è che la Cgil stia cercando un pretesto per scioperare ormai da mesi. Aveva annunciato lo sciopero prima della manovra finanziaria. E l’avrebbe fatto anche se noi nella manovra avessimo scritto il contrario di quanto scritto adesso” sottolinea il ministro. Per il quale “che sia una sciopero politico preventivo è del tutto evidente”.

Ciriani. “Landini riempie un vuoto: fa il capo dell’opposizione”

Strale anche per le opposizioni, ridotte a pendere dalle labbra del leader della Cgil: “E’ evidente che la Cgil stia cercando di riempire uno spazio politico – afferma ancora Ciriani -. E che Landini stia cercando di diventare il capo dell’opposizione, dettando la linea politico-sindacale ed economica alle opposizioni: il problema è che ci sta anche riuscendo. E’ questo il fatto grave: lo sciopero viene usato per affermare una leadership politico-sindacale di Landini sul resto delle opposizioni. Ma scioperare per cosa? Un governo che nella scorsa finanziaria ha messo 30 miliardi di euro sulle bollette per tutelare le famiglie povere e le fasce medio-basse; e che ha usato tutto lo scostamento di bilancio ancora per le fasce medio-basse per il taglio del cuneo fiscale per la riduzione delle aliquote, per le mamme con tre figli. Davvero non si capisce la motivazione”.

Rizzetto: “E’ evidente che i sindacati non sanno dichiarare lo sciopero

Interviene nel merito il Presidente della Commissione Lavoro della Camera, Walter Rizzetto di FdI. “Ringrazio il Garante per gli scioperi, Prof.ssa Paola Bellocchi, per il suo puntuale approfondimento di questa mattina nelle Commissioni congiunte Lavoro e Trasporti”. Poi fa partire il “siluro”. “Quindi sulla base delle valutazioni del Garante si può affermare che le due sigle sindacali non sanno dichiarare lo sciopero; lo scoprono oggi buttandola sulla polemica politica”.

 

 

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