Cipess, via libera al riparto di 128 miliardi per il Servizio sanitario nazionale. È il primo con i nuovi criteri
Via libera al riparto fra le Regioni e le Province Autonome delle disponibilità finanziarie per il Servizio sanitario nazionale nell’anno 2023, che ammontano a complessivi 128 miliardi di euro. Il provvedimento è stato approvato nella seduta di oggi del Cipess, il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, presieduta dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti.
Via libera al riparto di 128 miliardi per il Ssn con i nuovi criteri
Le risorse per la sanità, viene specificato in una nota, sono al netto della somma pari a 864 milioni di euro da destinare al Fondo per il concorso al rimborso alle Regioni delle spese sostenute per l’acquisto di farmaci innovativi. Si tratta del primo riparto effettuato in applicazione dei nuovi criteri: il 98,5% delle risorse disponibili vengono ripartite sulla base della popolazione residente e della frequenza dei consumi sanitari per età; lo 0,75% in base al tasso di mortalità della popolazione con età inferiore a 75 anni; lo 0,75% in base al dato complessivo risultante dagli indicatori utilizzati per definire particolari situazioni territoriali che impattano sui bisogni sanitari.
All’Abruzzo 6,5 milioni per il post terremoto da destinare a cultura e turismo
Nel corso della stessa riunione il Cipess ha anche approvato una rimodulazione del piano finanziario del Programma di sviluppo Restart, prevedendo 6,5 milioni di euro per la ricostruzione post sisma 2009 in Abruzzo. I fondi sono destinati a tre nuovi interventi per la promozione culturale e turistica. Il Piano finanziario, ha spiegato il Cipess, è ”orientato ad assicurare nel lungo periodo la valorizzazione delle risorse territoriali, produttive e professionali endogene”.
Le misure per le infrastrutture: più fondi per quella che sarà la galleria più lunga del mondo
Per quanto riguarda le infrastrutture il Cipess ha preso atto del nuovo limite di spesa per il potenziamento dell’asse ferroviario Monaco-Verona – galleria di base del Brennero che è ora è pari a 10,5 miliardi di euro, di cui 5,3 miliardi di competenza italiana, per i quali è già disponibile una copertura finanziaria complessiva di 3,9 miliardi, di cui 1,1 miliardi di fonte Ue e previsione di entrata in servizio ad ottobre 2032. Il Comitato ha comunicato inoltre di aver autorizzato, a integrazione delle somme già autorizzate, ulteriori risorse nazionali (statali e di enti locali) per 561,7 milioni di euro. Una volta completata la galleria ferroviaria, di 64 chilometri di lunghezza complessiva, sarà la più lunga del mondo. Sono stati inoltre approvati il progetto definitivo di ricollocazione del centro guida sicura nel comune di Buttigliera Alta, nell’ambito del quarto lotto della “Nuova linea ferroviaria Torino – Lione”, per un costo di circa 20 milioni di euro, e il ripristino dell’originario limite di spesa per lo schema idrico molisano centrale ed interconnessione con lo schema Basso Molise, pari a 89 milioni di euro.
Le compensazioni per i siti che ospitano centrali nucleari
Il Comitato ha approvato la ripartizione dei contributi per l’anno 2022, per un importo complessivo di circa 14,5 milioni di euro a titolo di compensazioni in favore dei territori che ospitano siti di centrali nucleari e impianti del ciclo del combustibile nucleare. Tale importo spetta nella misura del 50% ai Comuni sede di impianto, del 25% alla relativa Provincia e del 25% ai Comuni limitrofi. E, secondo quanto comunicato dal sottosegretario Alessandro Morelli, segretario del Cipess, la ripartizione di circa 15 milioni di euro a favore dei siti che ospitano centrali nucleari ed impianti del ciclo combustibile nucleare relativo al 2023.
Le decisioni del Cipess in tema di internazionalizzazione delle imprese
In tema di internazionalizzazione delle imprese il Cipess ha approvato la modifica del piano annuale delle attività e del sistema dei limiti di rischio (Raf) per l’anno 2023, per variazioni della domanda di copertura assicurativa intervenite in corso d’anno, e il piano annuale e il sistema dei limiti di rischio (Raf) per l’anno 2024 relativamente alle attività di Sace; il piano strategico annuale e il piano previsionale dei fabbisogni finanziari del fondo gestito da Sace, per finanziare gli istituti e le aziende autorizzati all’esercizio del credito a medio termine al fine di integrarne le disponibilità finanziarie per operazioni di credito da essi effettuate ai sensi delle menzionate leggi.