Cop28, Meloni a Dubai con i pediatri per i bambini di Gaza. Sul summit le ombre della crisi in Medio Oriente

30 Nov 2023 19:45 - di Adriana De Conto
meloni dubai

Le ombre della guerra in Medio Oriente si allungano sulla Cop28, il summit sul clima delle Nazioni Unite al via a Dubai. Da ogni angolo del pianeta sono arrivati negli Emirati Arabi Uniti ben settantamila partecipanti, il numero più alto di sempre. La premier Giorgia Meloni è giunta all’aeroporto Maktoum di Dubai, sul volo presidenziale. Con lei e il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, viaggiava anche un team di pediatri degli ospedali Bambino Gesù e Gaslini. Chiamati a dare una mano ai colleghi degli Emirati Arabi  impegnati nelle cure dei bambini feriti vittime del conflitto tra Israele e Hamas. Una collaborazione a cui potrebbe aggiungersene presto un’altra: un ospedale da campo nella Striscia, che potrebbe vedere insieme camici bianchi italiani ed emiratini.

Meloni a Dubai con un team di pediatri

Il primo team di pediatri (fra cui un anestesista, un chirurgo e un ortopedico) nei prossimi giorni effettueranno sopralluoghi in alcuni ospedali pediatrici negli Emirati Arabi: qui, nelle prossime settimane, si alterneranno a rotazione gli specialisti italiani che collaboreranno con i colleghi emiratini per curare centinaia di minori. L’iniziativa si inserisce nel piano di aiuti umanitari verso la popolazione civile palestinese che l’Italia ha attivato fin dai primi giorni del conflitto. In accordo con i principali partner della regione e d’intesa con Israele, nelle scorse settimane erano già arrivati due voli di materiale umanitario, proveniente dalla base logistica delle Nazioni Unite di Brindisi. Il 3 dicembre, invece, attraccherà nel porto di Al Arish in Egitto la ‘Vulcano’: una nave ospedale della Marina militare che sarà impiegata in particolare per la cura dei minori feriti. Sulla nave è prevista anche la collaborazione di medici pediatri di altre nazioni, a cominciare dal Qatar, e di organizzazioni come la Fondazione Francesca Rava.

Le ombre della crisi mediorientale sul Cop28 di Dubai

Ma al netto degli aiuti – che hanno visto Roma schierata in prima linea sin dal primo giorno della crisi– come la Cop27 di Sharm el-Sheikh ha dovuto fare i conti con la guerra in Ucraina, così la Cop28 di Dubai sarà inevitabilmente segnata dalla crisi mediorientale anche sul tema della sicurezza; declinata soprattutto in chiave energetica. D’altronde, il conflitto nato dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre scorso monopolizza l’attenzione del mondo arabo, con effetti a catena anche sul versante finanziario, in quest’area legato soprattutto a idrocarburi e fondi sovrani. E con tanto di ‘montagne russe’ per le borse di Dubai, Abu Dhabi, Qatar e Arabia Saudita.

Gli impegni e gli incontri del premier Meloni

In questo contesto la presidente Meloni -giunta alla sua seconda Conferenza sul clima- oltre a diversi incontri bilaterali, ha in agenda tre interventi pubblici: venerdì alle ore 13.30 locali (10.30 in Italia) interverrà all’evento ‘Transforming Food Systems in the face of Climate Change’, durante il quale verrà adottata, con l’adesione dell’Italia, la ‘Emirates Declaration on Sustainable Agriculture, Resilient Food Systems, and Climate Action’; alle ore 16.30 (13.30 in Italia) è previsto il suo intervento al ‘Global Stocktake – Adaptation‘, successivamente la premier interverrà alle 11.30 (8.30 a Roma) in plenaria.

L’Italia offrirà a Dubai un concerto dell’Orchestra del Teatro alla Scala

In occasione del vertice globale, l’Italia offrirà a Dubai un concerto dell’Orchestra del Teatro alla Scala, nota in tutto il mondo, per celebrare l’amicizia tra Italia e Emirati Arabi Uniti. Proprio in vista dei lavori della Conferenza, Meloni lo scorso 10 ottobre ha incontrato a Roma il presidente della Cop28 Al Jaber. Concordando in particolare su come i cambiamenti climatici rappresentino una sfida importante per il nostro pianeta e per l’umanità e richiedano un’azione forte e ambiziosa da parte di tutti gli Stati, al fine di raggiungere gli obiettivi di lungo termine previsti dall’Accordo di Parigi.

Focus sull’Africa

I temi clima ed energia al centro del vertice globale si intrecciano inoltre con il focus dell’Italia sul Continente africano. L’Italia a Dubai confermerà i propri impegni, ribadendo l’intenzione di destinare all’Africa gran parte del suo Fondo per il Clima. Il governo Meloni punta a porre così le basi per un ruolo centrale nel 2024, quando spetterà all’Italia la presidenza del G7. Prima di questo appuntamento, a fine gennaio, si svolgerà il vertice Italia-Africa con il quale il governo intende ribadire la propria funzione strategica, in chiave geopolitica, nel cuore del Mediterraneo.

 

 

 

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