Cortellesi, le contorsioni di “Repubblica” per salvare Franceschini e attaccare Sangiuliano: è tutta da ridere

25 Nov 2023 9:48 - di Vittoria Belmonte
Cortellesi Repubblica

Riavvolgiamo il nastro: ieri Repubblica se ne esce con un titolone “E il ministero della Cultura negò i finanziamenti al film di Cortellesi”. Ma come? Fondi – per quanto pochi – negati al film evento dell’anno? Ovviamente nel pezzo non si fa capire che quella decisione è dei primi di ottobre, quando Sangiuliano non era ancora ministro e scaturisce da una commissione nominata dall’ex ministro dem Dario Franceschini.

Fiorello sbugiarda “Repubblica” a VivaRai2

Ma ieri mattina, mentre la macchina social già si sta mettendo in moto per denigrare il ministro del governo Meloni, Fiorello su “Viva Rai2” smonta tutto il giocattolino sottolineando che il brutto episodio risale all’era Franceschini. Repubblica a quel punto corregge la versione online del pezzo (fa una parentesi e scrive che all’epoca il ministro era Franceschini).

A quel punto lo stesso Franceschini non può fare finta di nulla e fa una dichiarazione da par suo, all’insegna del trasformismo, e anziché giustificarsi attacca anche lui l’incolpevole Sangiuliano. Quelli di sinistra si sa non sbagliano mai, la colpa è sempre degli altri anche se non avevano ancora messo piede al Mic.

Franceschini non si giustifica e trova modo di attaccare anche lui Sangiuliano

Ecco la dichiarazione di Franceschini: “Io ho trovato splendido il film di Paola Cortellesi, ma il compito di un ministro è solo tutelare l’autonomia della commissione tecnica e rispettarne le decisioni, incluse quelle, come in questo caso, non condivise. Un ministro che interferisce nelle decisioni di una commissione che eroga finanziamenti con valutazioni personali o politiche commette un reato”. Il che suona così: io sono talmente bravo che non ho messo bocca nella decisione della commissione (da lui nominata) che ha premiato Bellocchio e non Cortellesi e invece Sangiuliano (che è cattivissimo) vuole interferire. In verità Sangiuliano ha in mente di cambiare i membri della commissione che sono in scadenza. E questo al Pd non è gradito.   

Repubblica il giorno dopo: difende la commissione che ieri aveva messo alla gogna

Intanto a Repubblica si arrovellano sulla figura di m…a fatta, ispirata da un post di Alberto Pasquale (presidente di Umbria film commission) che ha lanciato il siluro (ma non si capisce bene in quale direzione voleva colpire) e tentano di rimediare in modo assai singolare: deve restare l’attacco a Sangiuliano ma come? Accusandolo di volere mettere le mani sulla commissione che ieri la stessa Repubblica giudicava incapace e inadeguata per non aver premiato il film della Cortellesi. E si arriva così al titolo odierno che appare davvero comico: “Fondi pubblici al cinema, le mani di Sangiuliano sulla selezione dei film“.

La commissione nominata da Franceschini è in scadenza

Ecco la bizzarra tesi dei due autori: “La questione politica nata attorno a C’è ancora domani sta andando molto oltre lo scontro di fazioni: rischia, infatti, di diventare il chiavistello che consentirà all’attuale governo di cambiare le regole per l’assegnazione dei fondi ai film. Nominando nuovi selezionatori. E mettendo a loro disposizione più denaro, in modo da rendere più importante, anzi cruciale, il ruolo delle loro scelte”. Ma come, ma non stavano fino a ieri a lamentarsi che Sangiuliano voleva tagliare i fondi al cinema? Insomma, sono caduti in confusione. Ciò che per loro vale sempre è il mitologico aneddoto che i giornalisti si raccontano tra loro ridendo: e cioè di quando Missiroli, alla richiesta di scrivere un pezzo su San Francesco, avrebbe risposto: “A favore o contro?”. Ecco: a Repubblica non c’è bisogno di domandare. Qualcunque cosa va bene, purché sia contro il governo.

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