Corteo, Meloni: “Devastare una sede è inaccettabile. Che dicono Schlein e Landini?”
27 Nov 2023 11:32 - di Sara De Vico
“Io non so come si pensi di combattere la violenza contro le donne rendendosi protagonisti di intollerabili atti di violenza e intimidazione. Come quelli avvenuti sabato a danno dell’associazione Pro Vita e Famiglia”. In un lungo post su Facebook, senza foto, la premier Giorgia Meloni commenta le violenze, con lancio di bottiglie, che hanno accompagnato il corteo (l’onda fucsia) di sabato a Roma promosso dall’associazione Non una di meno.
Meloni: violenza non si combatte con violenza
“Voglio interrogare tutti su una questione banale“, aggiunge Meloni. “La violenza va condannata sempre o solamente quando si rivolge a qualcuno di cui condividiamo le idee? È questa la domanda sulla quale, da parte di certa sinistra, non abbiamo mai avuto una risposta chiara”. Le immagini della manifestazione (alla quale hanno partecipato la segretaria del Pd e il leader della Cgil) non lasciano dubbi: cori pro Hamas, attacchi al governo e l’assalto di fronte al portone di Pro Vita e Famiglia a viale Manzoni.
Devastare una sede è inaccettabile
“Una risposta spero che stavolta arrivi, da Elly Schlein, da Giuseppe Conte, da Maurizio Landini e dalla Cgil, ai quali tutti manifestammo la nostra solidarietà in occasione del vergognoso assalto alla sede del sindacato. Una sede devastata è inaccettabile sempre”. “Particolarmente – aggiunge il presidente del Consiglio – se la si devasta nel nome delle donne violentate, picchiate o uccise”.
Cosa rispondono Schlein, Landini e Cgil?
Ancora strabismo nel condannare gli atti di violenza, che da sempre caratterizza la sinistra. Per ora dal Nazareno e dalla Cgil nessun commento. Resta la foto opportunity dell’abbraccio tra i due leader in piazza e l’entusiasmo per la partecipazione al corteo di condanna alla violenza sulle donne. Nessuna parola sulle bottiglie lanciate e l’assalt0.