Cutro, governo e Viminale si costituiscono parte civile al processo penale: domani l’udienza

28 Nov 2023 12:08 - di Alessandra Danieli

Il governo e il Ministero dell’Interno si costituiscono parte civile nel processo sul naufragio di Cutro avvenuto lo scorso 26 febbraio. La decisione – comunicata da una nota di Palazzo Chigi- è stata presa in considerazione della estrema gravità dei fatti che ha prodotto la morte di 94 migranti. L’udienza è  fissata per domani.

Cutro, governo e Viminale parte civile

Il sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, ha dato disposizioni all’Avvocatura generale dello Stato affinché si costituisca come parte civile, in rappresentanza della presidenza del Consiglio dei ministri e del Ministero dell’interno – si legge nel comunicato –  nel procedimento penale conseguente al naufragio avvenuto il 26 febbraio del 2023 a poca distanza della costa di Cutro”.

La nota di Palazzo Chigi. Domani l’udienza

La decisione, si legge ancora nel comunicato, “è stata presa in considerazione della estrema gravità dei fatti. Che hanno visto la morte di almeno 94 migranti e un elevato numero di dispersi”. Agli imputati, in concorso tra loro, sono contestati i delitti di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, naufragio colposo e morte come conseguenza del delitto di favoreggiamento. L’udienza nella quale è prevista la costituzione delle parti civili è fissata per domani, mercoledì 29 novembre.

I fatti: il naufragio e la strage

Il 26 febbraio 2023 un’imbarcazione partita dalla Turchia con a bordo circa 200 persone si è spezzata in due a pochi metri dalla riva del litorale di Steccato di Cutro, in provincia di Crotone. Tra le 94  vittime anche molti bambini. Il 9 marzo il governo ha tenuto il Consiglio dei ministri a Cutro. Come segno di cordoglio e vicinanza alle vittime e ai loro parenti dopo la strage al largo delle coste calabresi. E ha firmato un decreto ad hoc. Sulla vicenda sono state aperte due inchieste: la prima sul naufragio che vede 4 persone indagate. La seconda sui soccorsi a carico di ignoti.

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