Delmastro: 166 milioni per le strutture penitenziarie. Ventuno carceri saranno rese più vivibili

6 Nov 2023 18:29 - di Redazione

“Il comitato paritetico composto da Mit e ministero Giustizia ha approvato l’impegno economico per 166 milioni relativi a 21 interventi di edilizia penitenziaria. Il governo Meloni sblocca interventi fermi da anni come la costruzione del nuovo carcere di Forlì, San Vito al Tagliamento e l’ampliamento di Brescia Verziano. Si tratta di interventi essenziali per aumentare la capacità ricettiva del sistema penitenziario italiano”. È quanto dichiara in una nota Andrea Delmastro delle Vedove, deputato di Fratelli d’Italia e sottosegretario alla Giustizia.

“Il sovraffollamento carcerario – conclude Delmastro – si affronta con l’edilizia penitenziaria e non con i soliti provvedimenti svuotacarceri a cui ci hanno abituato i Governi passati che erodono la certezza della pena, aumentano l’insicurezza sociale e non affrontano strutturalmente il tema del sovraffollamento. Investire in sicurezza era un impegno assunto con gli italiani che oggi onoriamo”.

“Oggi il Paese registra il compimento di un passo fondamentale – afferma il sottosegretario ai Trasporti Tullio Ferrante – a dimostrazione di quanto il ministero, e con esso il governo, abbia a cuore valori come la sicurezza e la tutela della persona”. Il “piano di investimenti, condotto attraverso il futuro coinvolgimento dei Provveditorati interregionali del MIT”, spiega, “testimonia concretamente che la sicurezza costituisce un valore primario, che il governo intende perseguire in ogni ambito, ivi incluso quelle delle infrastrutture carcerarie”.

“Sono fiera –  ha dichiarato, in una nota, il deputato pratese di FdI Chiara La Porta – dell’ottimo lavoro di squadra che ha portato a sbloccare finalmente oltre 1.400.000 di euro per il carcere di Prato. Il nuovo passo sull’edilizia penitenziaria è garanzia di maggiore sicurezza per uomini e donne della Polizia Penitenziaria, maggiore sicurezza per i cittadini e migliori condizioni per i detenuti, fermo restando la certezza della pena”.

 

 

 

 

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