Dl Caivano, l’ok della Camera con 193 voti a favore: “Parte la rivincita dello Stato”. Opposizioni deliranti

7 Nov 2023 19:30 - di Adriana De Conto
Dl Caivano

La Camera ha votato la fiducia posta sul dl Caivano. I voti favorevoli sono stati 193, i contrari 121 e 5 gli astenuti. Il testo era stato già approvato dal Senato lo scorso 27 ottobre. Ora dev’essere convertito in legge entro il prossimo 14 novembre. Un grande traguardo del governo Meloni sul contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile. Il provvedimento include un piano di interventi infrastrutturali e di riqualificazione del Comune di Caivano, volto a restituire un territorio martoriato alle persone. Giorgia Meloni, che si era recata personalmente in quello che è stato denominato tristemente il “parco degli orrori” aveva promesso di “bonificare” quel territorio. Don Patriciello aveva detto: “Tutti si sono accorti che qualcosa di bello sta succedendo. Non abbiamo mai visto tanta polizia al Parco Verde, è un motivo di gioia per le persone oneste, di poca gioia per le disoneste. Non ci stancheremo mai di ringraziare le forze dell’ordine“.

Dl Caivano: la vergogna del voto contrario delle opposizioni

Ebbene, qualcosa di bello è sicuramente successo con l’approvazione del Dl Caivano, ma qualcosa di pessimo è accaduto: il voto contrario dell’opposizione per motivi meramente strumentali e ideologici. Se neanche su un decreto che richiama alla legalità e alla riqualificazione di un territorio lasciato per anni terreno incontrastato della malavita si riesce a trovare un’intesa, vuol dire che nulla di bello si annuncia per la salute del dibattito parlamentare. E infatti Ciriani aveva precisato di avere posto la fiducia al Senato e alla Camera “perché i tempi per l’approvazione del decreto legge Caivano erano stringenti per i molti emendamenti presentati dall’opposizione. Avremmo preferito evitarla. Ma per non fermare il decreto legge, la fiducia era una strada obbligata”.

Ciriani: “Il decreto Caivano, fiore all’occhiello per governo e Stato”

“Non sono qui per polemizzare con l’ opposizione – ha precisato-  sono qui in vista di conversione alla Camera: il decreto è un fiore all’occhiello per governo e Stato. Ringrazio chi ha contribuito a tenere alta bandiera legalità e speranza anche nei momenti più difficili”. E’ quanto ha detto a Caivano il ministro per i Rapporti con il Parlamento,  alla fine dell’incontro con il Commissario straordinario, Fabio Ciciliano. proseguendo l’immpegno di “presenza fisica” sul territorio di ministri e sottosegretari.

A Magi (+Europa)  la palma del peggiore: “Il decreto non è urgente né necessario”

Vergognosi e ideologici i voti contrari al ddl Caivano: Più Europa con Riccardo Magi aveva annunciato che non avrebbe partecipato “all’ennesimo voto di fiducia”. “L’ estremo abuso della decretazione d’urgenza annulla il Parlamento- ha dichiarato- . Poi la conclusione inaccettabile:  “Si tratta di un decreto non urgente né necessario”. Sorda alla sostanza del dl Caivano anche Elisabetta Piccolotti di Avs: “Questo decreto interviene quasi esclusivamente sul diritto penale e manda un messaggio: trasforma un problema sociale in una questione legata alle condotte individuali di ragazzi e ragazze che non hanno nemmeno la maggiore età. Un approccio che non funzionerà. La dichiarazione lunare così prosegue: “Ma la cosa peggiore è l’approccio di uno Stato che lascia soli questi ragazzi mentre dice di volerli aiutare; perché non interviene in maniera strutturale su scuola, povertà, servizi di assistenza sociale”. Nulla di più errato: il dl Caivano interviene proprio sia sull’aspetto della legalità che su quello infrastrutturale.  Parla di umiliazione del Parlamento i grillini. Vota no il Pd e si accoda Azione con Elena Bonetti. Triste e grave il suo giudizio:

La maggioranza: “Parte la rivincita dello Stato”

“Questo è un governo che ha interrotto bruscamente ogni intervento di recupero sociale e di rivalutazione del territorio di cui oggi discutiamo, e lo ha fatto per mere ragioni elettorali, rispondendo superficialmente agli orribili fatti di cronaca”. Entusiasmo tra i banchi della maggioranza: ” Il governo ci ha messo la faccia, intervenendo in maniera efficace con un modello d’azione che può e deve essere replicato ed esportato in altre realtà della nostra penisola che condividono con Caivano criticità e problematiche”, dice Alessandro Battilocchio, deputato di Forza Italia e presidente della Commissione parlamentare Periferie. Confuta totalmente la visione delle opposizioni Noi moderati con Pino Bicchielli.

“Giustizia non è solo trovare la pena per i colpevoli, ma anche combattere il disagio sociale con l’istruzione, la cultura, l’educazione. Il decreto inasprisce le pene per i genitori che non curano l’obbligo scolastico dei figli e per il porto abusivo d’armi; introduce un percorso di rieducazione del minore; allontana dagli istituti penali minorili i detenuti ultraventenni violenti; o con comportamenti incompatibili con l’ordine e la sicurezza dell’Istituto stesso. E poi gli interventi nella città di Caivano, dal Centro Sportivo a scuole e centri culturali, con l’orientamento universitario per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado. Insomma, che pena dalle opposizioni.

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