Emis Killa a Ladispoli per il concerto di Capodanno, insorge il Pd. Il sindaco: mentalità da paesello

28 Nov 2023 18:51 - di Francesco Severini

La sinistra scopre che i testi dei rapper sono violenti e misogini. E naturalmente utilizzano questa verità evidente a tutti da anni per fare polemica politica. Stavolta contro il rapper Emis Killa (Emiliano Rudolf Giambelli) che farà il suo concerto di Capodanno a Ladispoli, cittadina amministrata da Alessandro Grondo, sindaco di centrodestra.

Codacons e sinistra contro Emis Killa

Il concerto non s’ha da fare tuonano con tono censorio (mai usato contro Fedez, per esempio, che nei suoi vecchi testi non era certo tenero verso le donne) quelli del Pd. Ma ci sono motivazioni politiche dietro questo coro sdegnato, cui si è unito il Codacons che ha reso noto un florilegio di strofe misogine e violente tratte dalle canzoni di Emis Killa.

Chi è il rapper che farà il concerto a Ladispoli

L’artista infatti non ha lesinato critiche, in passato, alla sinistra e al politicamente corretto. Tanto da essere ribattezzato l’anti-Fedez da alcuni media. In una intervista confidò: “Sono convinto che i rapper non siano tutti di sinistra, ma chi è di destra non lo può dire. Il mio è un ambiente molto di sinistra, quindi non c’è alcun problema per esempio a sputare sulla destra: ma se lo fai sulla sinistra ti danno contro”. Poi c’è il fatto che Alessandro Grondo è un sindaco di destra. Il concerto in piazza Falcone costerà in totale 345mila euro (40mila dovrebbero arrivare dal fondo per gli eventi culturali della Regione Lazio).

Il sindaco Grondo: non ci saranno canzoni con espressioni violente di genere

Il sindaco Grondo difende l’iniziativa con un post sul suo profilo Fb parlando di “mentalità da paesello”: “Il 31 dicembre, per la prima volta, il Comune di Ladispoli organizzerà un concerto di fine anno in Piazza Falcone, avvalendosi della preziosa collaborazione della Pro loco – ha scritto – Ad esibirsi saranno due rapper, tra i più popolari del panorama musicale italiano: Emis Killa e Guè Pequeno. Ovviamente non tutti hanno gradito questa scelta, voluta proprio per attirare i più giovani. Ma i gusti sono gusti, ci mancherebbe. L’obiettivo dell’amministrazione comunale, lo ribadisco, è proprio quello di creare un grande evento, gratuito per il pubblico, che dia la possibilità ai nostri ragazzi di passare la notte del 31 a Ladispoli, senza doversi recare altrove in una serata che troppo spesso, purtroppo, è stata scenario di gravi incidenti stradali. Alcuni hanno giustamente lamentato la possibilità che durante il concerto venissero eseguite canzoni contenenti espressioni violente di genere, ma a questo abbiamo già risposto precisando che a Ladispoli non succederà. Come non era successo nel 2022, quando Emis Killa si era già esibito in Piazza Rossellini”.

Quanto sono costati gli altri concerti

Quindi Grondo replica a chi sostiene che il concerto costerebbe troppo, e lo fa stilando un elenco di quanto sono costati i concerti di Capodanno 2022 in altre città:

-Agrigento, Capodanno 2022: concerto di Achille Lauro – costo 400.000 euro;
-Cagliari, Capodanno 2023: concerto di Blanco – costo 500.000 euro;
-Messina, Capodanno 2023: concerto Negramaro + altri – costo 480.000 euro;
-Olbia, Capodanno 2023: concerto di Emma – costo 500.000 euro;
-Teramo, Capodanno 2023: concerto di Max Pezzali e la Rappresentante di Lista – costo 430.000 euro;
-Sassari, Capodanno 2024: concerto Nek e Renga – costo 400.000 euro;
-Olbia, Capodanno 2024: esibizione di Zucchero e Salmo – costo oltre 1 milione di euro;
-Palermo, Capodanno 2024: artista da individuare – stanziati 600.000 euro;
-Salerno, Capodanno 2024: artista da individuare – stanziati 400.000 euro.

Killa: racconto ciò che accade, non invento niente

Il rapper Killa si è espresso invece attraverso Instagram a proposito del brano in particolare sotto accusa, «Tre messaggi in segreteria» («Lo so, sono egoista, un bastardo/ Ma preferisco saperti morta che con un altro»): «Nel pezzo – dice – interpretoinvento, racconto fatti che purtroppo per quanto spiacevoli accadono. Non è Emiliano che parla e non penso nemmeno di dover dare troppe giustificazioni a chi non vuole capire. In un altro story telling molto più recente interpreto Renato Vallanzasca, non so, volete accollarmi qualche anno di galera? Per farmi un’idea di me piuttosto dovreste parlare con le donne che fanno parte della mia vita, dalla mia famiglia alle amiche». E infine: «Cercate colpevoli tra i colpevoli, non tra chi è dalla vostra parte pur avendo un altro modo di affrontare le cose».

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