Fazzolari: “Col Pd l’Italia era un passo indietro, ora con Germania e Francia la musica è cambiata”
Il Piano d’azione tra Italia e Germania, firmato da Giorgia Meloni con Olaf Scholz, è la dimostrazione che “la musica è cambiata” nei rapporti con i principali partner europei. A sottolinearlo è il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giovanbattista Fazzolari, in un’intervista al Foglio.
Fazzolari: “A Berlino è andata benissimo. Sul Patto di stabilità troveremo un’intesa”
“A Berlino è andata benissimo”, ha detto Fazzolari, aggiungendo che “troveremo un’intesa sul Patto di stabilità”. La firma dell’accordo, ha proseguito, “è stata la dimostrazione che con la Germania, ma anche con la Francia, adesso possiamo trattare da pari a pari. Senza timori reverenziali”, dopo lunghi anni nei quali, invece, i rapporti di Roma con i due partner erano stati viziati da una forma di subordinazione. “I dem si attaccavano al patto franco-tedesco per garantirsi una sopravvivenza politica”, ha ricordato Fazzolari, sottolineando che “accade ancora con il commissario Gentiloni”, che è “espressione di quel patto che però noi stiamo scardinando con i fatti”.
“Col Pd l’Italia era ancillare, adesso tratta da pari a pari con Francia e Germania”
Quanto ai dubbi espressi dalla Commissione europea sulla manovra, dei quali chiede Simone Canettieri, che firma l’intervista, Fazzolari ha spiegato che si tratta di “raccomandazioni che ribalteremo, sempre con i fatti, in primavera con i dati dell’Eurostat: vorrei ricordare che i problemi provengono dalla gestione scellerata del Superbonus voluto da Conte e che noi abbiamo tolto”. “Per questo sono tranquillo, così come sulla trattativa con l’Europa”, ha chiarito, ribadendo che “dopo anni in cui, per colpa del Pd, è stata ancillare, l’Italia adesso siede ai tavoli che contano parlando con l’asse franco-tedesco da pari a pari”.