Gaza city è circondata, ucciso il capo della sicurezza di Hamas. Gli Usa schierano un sottomarino nucleare

6 Nov 2023 8:01 - di Laura Ferrari
Gaza

Israele ha dichiarato che le sue forze militari hanno tagliato Gaza in due, dopo che la sua offensiva di terra contro Hamas ha raggiunto la costa mediterranea del territorio palestinese. Un portavoce militare ha dichiarato che Gaza City è ora “completamente circondata”. Questa notte le Forze della difesa israeliana (Idf) hanno colpito e distrutto 450 obiettivi nella Striscia di Gaza. Almeno 27 persone sono morte nei bombardamenti, come riferisce l’agenzia di stampa palestinese Wafa second cui 15 persone sono state uccise a Rafah, nel sud di Gaza, una decina d Al-Zawaida e due in un campo profughi di Jabalia. Ma si tratta di un bilancio provvisorio e le vittime potrebbero essere molte di più.

Chi è Jamal Musa il comandante di Hamas ucciso a Gaza

Le Forze della difesa israeliana (Idf) hanno annunciato anche l’uccisione di Jamal Musa, il capo della sicurezza speciale di Hamas nella Striscia di Gaza, durante un attacco dell’aeronautica israeliana condotto nella notte. Nel raid aereo, diretto dall’intelligence dell’esercito israeliano e dal servizio di sicurezza Shin Bet, sono stati uccisi altri comandanti di Hamas, spiega l’Idf. Tra gli obiettivi colpiti, c’erano avamposti di Hamas, strutture di addestramento, lanciatori di missili anticarro e tunnel.

Gli Usa schierano nel Mediterraneo un sottomarino nucleare

Intanto gli Stati Uniti hanno schierato un sottomarino nucleare nel Mediterraneo orientale. Si tratterebbe dell’Uss Florida, un battello classe Ohio trasformato in una base lanciamissili con oltre 150 cruise con testata convenzionale, già impiegato durante la campagna libica contro Gheddafi. La potenza di fuoco negli Stati Uniti nel Mediterraneo sale ora a circa trecento missili cruise. Le principali agenzie delle Nazioni Unite e le maggiori organizzazioni internazionali umanitarie si sono unite in un appello congiunto per chiedere l’immediato cessate il fuoco.

Sul fronte internazionale, i direttori di 18 agenzie dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, tra le quali il Fondo internazionale di emergenza per l’infanzia (Unicef), il Programma alimentare mondiale e l’Organizzazione mondiale della sanita’ (Oms), hanno chiesto un cessate il fuoco umanitario immediato tra Israele e il movimento islamista palestinese Hamas, esprimendo indignazione per l’elevato numero di morti tra i civili. Lo si apprende da una dichiarazione congiunta firmata dalle 18 principali agenzie dell’Onu, nella quale si chiede, inoltre, a Hamas il rilascio degli ostaggi.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *