Gruber replica stizzita alla Meloni. Persino Calenda contro la conduttrice: “Cerca di essere obiettiva”

21 Nov 2023 14:09 - di Federica Argento

È scontro aperto tra il premier Meloni e la conduttrice di La 7 Lilli Gruber. Durante Otto e Mezzo la giornalista ha definito la presidente del Consiglio “espressione della cultura patriarcale“. Alle parole della Meloni -“Non so come facciano certe persone a trovare il coraggio di strumentalizzare anche le tragedie più orribili- ha replicato nervosamente la Gruber. Una risposta stizzita:

La replica della Gruber alla Meloni

«Ringrazio Giorgia Meloni per l’attacco, che considero una prima dimostrazione della sua volontà di aprire un dialogo costruttivo con la stampa§: un esercizio di democrazia al quale lei è poco abituata”. Nuovo attacco. “Le porte di Otto e mezzo sono sempre aperte”, riporta il Corriere.it . “Ritengo comunque che sia sempre pericoloso, per il buon funzionamento democratico, quando un/una presidente del Consiglio attacca direttamente la stampa e singoli giornalisti. Per fortuna, il diritto al pensiero libero e critico è ancora ben tutelato dalla nostra Costituzione». Una risposta acida che non entra nel merito specifico della critica rivoltale da Meloni. Una risposta che  ribadisce, in buona sostanza, quanto si è detto durante il suo programma.

Come Meloni ha zittito la Gruber sul patriarcato

Otto e mezzo, la trasmissione di Gruber su La7, si stava parlando del femminicidio di Giulia Cecchettin: il titolo della trasmissione era «Giulia Cecchettin, un “omicidio di Stato”?». Dunque, la strumentalizzazione antigovernativa si è palesata ben presto quando la conduttrice ha fatto una domanda- affermazione  a Francesco Specchia di Libero: «Non si può negare che in Italia ci sia una forte cultura patriarcale e che questa destra-destra al potere non la stia contrastando tanto». La risposta via social della premier Meloni e il post ironico con tanto di fotografia delle donne della sua famiglia “patriarcale”, hanno smontato l’assunto paradossale della Gruber. La sua foto con la mamma, la sorella, la figlia e la sorella smentiscono di fatto la narrazione che si vuole veicolare. L’ironia delle parole completava il senso della querelle: “Come chiaramente si evince da questa foto che ritrae ben quattro generazioni di ‘cultura patriarcale’ della mia famiglia. Davvero senza parole”. 

Calenda contro la Gruber: “Tesi azzardata”

Persino Carlo Calenda, un avversario del premier dichiarato,  si “scandalizza” e bacchetta la Gruber: «Meloni patriarcale? Tesi azzardata, restiamo obiettivi», è il sunto della critica. Scrive il leader di Azione su X: «Adesso che la prima presidente del Consiglio donna, arrivata a palazzo Chigi da sola, senza imprimatur di un maschio, sia pure patriarcale mi sembra una tesi azzardata. Critiche di merito all’operato di Giorgia Meloni ne abbiamo finché si vuole. Ma cerchiamo di essere obiettivi», commenta su X il leader di Azione Carlo Calenda.

Lollobrigida: «L’attacco di Gruber a Meloni paradosso, è la prima donna a guidare l’Italia»

Le parole di Lili Gruber su Giorgia Meloni erano state in precedenza stigmatizzate da Francesco Lollobrigida: «Credo siano un paradosso, se non le avesse dette una autorevole giornalista. Che si è mostrata nella sua debolezza e faziosità oggettiva» in quanto «è la donna che ha rotto il tetto di cristallo in Italia; è la donna che guida il primo partito italiano» e «si è guadagnata la leadership grazie al voto degli italiani arrivando a guidare la nazione con un governo che nasce con un’indicazione popolare chiara»: è stato il commento ndel ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, ai microfoni di Rai Radio 1. “Grazie a Giorgia Meloni c’è la testimonianza che le donne in Italia non hanno i limiti che 70 anni di Repubblica hanno caratterizzato in negativo la nostra nazione”.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *