Hamas rilascia 13 ostaggi ma denuncia la rottura della tregua da parte di aerei spia israeliani
Il primo gruppo di ostaggi israeliani rilasciati fa Hamas sono stati consegnati oggi pomeriggio alla Croce Rossa e si stanno dirigendo verso il valico di Rafah, al confine tra la Striscia di Gaza e l’Egitto. Ben 12 dei 13 ostaggi che verranno liberati oggi da Hamas provengono dal Kibbutz Nir Otz, su 75 persone rapite da questo kibbutz nel sanguinoso attacco del 7 ottobre. Fra loro vi sono 13 minorenni.
Gli ostaggi rilasciati da Hamas sono diretti verso l’Egitto
Israele riceverà oggi una seconda lista con i nomi degli ostaggi che verranno rilasciati domani da Hamas. Il quotidiano Haaretz aveva in precedenza spiegato che nei quattro giorni di tregua Israele riceverà, nel pomeriggio sempre verso le 16 ora locale, i nomi degli ostaggi che verranno liberati dalla Striscia di Gaza il giorno successivo.
Liberati anche 12 cittadini thailandesi
Il primo ministro thailandese, Srettha Thavisin, ha intanto confermato sui social anche il rilascio di 12 suoi connazionali dalla Striscia di Gaza. Secondo i media egiziani, “gli sforzi del governo del Cairo” hanno portato al rilascio dei 12 thailandesi.
I 13 ostaggi israeliani e 12 thailandesi sono stati consegnati dalla Croce Rossa all’Egitto. Lo riferisce la Cnn, citando fonti che spiegano che gli ostaggi saranno poi consegnati agli israeliani e verranno trasferiti nella base aerea di Hatzerim, nel deserto del Negev. Secondo altre fonti, è in corso il controllo delle identità degli ostaggi da parte delle autorità egiziane al valico di Rafah, e si sta provvedendo ad un primo controllo medico.
Il giallo degli aerei spia israeliani
La tregua, al momento, regge, ma secondo fonti palestinesi Israele avrebbe violato gli accordi facendo sorvolare la zona di Rafah da aerei spia, in violazione dell’accordo di tregua firmato tra Israele e Hamas. L’accordo stabilisce che agli aerei israeliani è vietato sorvolare il Sud della Striscia durante i quattro giorni di tregua.
Sono intanto corso le procedure per lo “scambio” con detenuti palestinesi, dal numero al momento, imprecisato. “Tutti per tutti”, è l’obiettivo che vuole raggiungere la Jihad Islamica palestinese, secondo quanto spiegato su Telegram dal segretario generale Ziyad al-Nahhala. Ovvero vuole riuscire a convincere Israele a rilasciare tutti i detenuti palestinesi dalle carceri israeliane in cambio della liberazione di tutti gli ostaggi nella Striscia di Gaza. ‘‘Più tardi costringeremo il nemico ad accettare un importante accordo per lo scambio di ostaggi, che garantirà il rilascio di tutti i prigionieri palestinesi secondo la formula ‘tutti per tutti”’, ha dichiarato al-Nahhala.