Hezbollah benedice i massacri di Hamas del 7 ottobre. La replica di Netanyahu: “Non metteteci alla prova”
L’attacco sferrato lo scorso 7 ottobre dal movimento islamista palestinese Hamas contro Israele “cambierà il destino dei Paesi della regione”. Lo ha detto oggi il leader del movimento sciita libanese filo-iraniano Hezbollah, Hassan Nasrallah, rompendo il silenzio. In un video-discorso, durante la cerimonia di commemorazione delle vittime degli attacchi israeliani a sud di Beirut, roccaforte del “Partito di Dio”, ha tenuto un discorso incendiario.
Il leader di Hezbollah: “Nessuna guerra è più giusta di questa”
“Non c’era altra scelta. La scelta è stata giusta, saggia e necessaria al momento giusto”, ha detto Nasrallah riferendosi all’attacco del 7 ottobre. “Qualunque cosa abbia fatto il nemico il mese scorso e qualunque cosa farà nelle settimane a venire, non sarà in grado di cambiare gli effetti strategici dell’Alluvione al Aqsa su di lui”, ha aggiunto il leader di Hezbollah. “Ciò che sta accadendo oggi è già accaduto in Libano nel 2006 e durante le ripetute guerre a Gaza, con una differenza quantitativa e qualitativa, ma di uguale natura”, ha detto ancora Nasrallah. Per poi ribadire: ”Nessuna guerra è più giusta di questa, non troverete un’altra guerra migliore per lottare per il Paese, dobbiamo sacrificare tutto. Siamo pronti al sacrificio, a dare tutto”. Non è mancato un riferimento all’Iran, che non controlla i vertici dei gruppi armati in Libano e in Palestina, “ma sostiene la resistenza” di questi gruppi. “Quello che è accaduto finora ne è una prova”.
Nasrallah ai Paesei arabi: “Non date più gas e petrolio a Israele”
Per Nasrallah, gli obiettivi della guerra sono due: fermare l’aggressione e far vincere Hamas a Gaza. Le operazioni iniziate e intensificate” di Hamas contro Israele ”hanno costretto il nemico a mantenere le sue forze al confine e a mobilitarne di più”, ha rivendicato il capo del partito sciita libanese. Il leader degli Hezbollah libanesi esorta anche i “Paesi arabi e islamici” a “tagliare i rapporti” con Israele e a “fermare l’export di gas e petrolio”. Nel video-discorso, Nasrallah ha evidenziato che “tutti gli scenari sono aperti sul nostro fronte Sud, tutte le opzioni sono possibili sul fronte libanese. Noi, tutti insieme, dobbiamo essere pronti e disponibili per qualsiasi scenario che verrà”. Per poi minacciare il nemico: “Israele – ha arringato Nasrallah – commetterebbe il pià grosso atto di stupidità e follia se attaccase Hezbollah”.
La replica del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu non si è fatta attendere: “Mi rivolgo ai nostri nemici a nord: non metteteci alla prova, la paghereste cara”.