Il consigliere dice “Heil Hitler” per protesta: sgomento nell’aula del Comune di Camporotondo Etneo
Grande sgomento a Camporotondo Etneo, un centro di 5mila abitanti in provincia di Catania, dove un consigliere comunale ha urlato in aula “Heil Hitler” con tanto di braccio teso. In realtà, nel gesto di Giuseppe Montesano, espressione della civica “Liberi e forti”, non c’era alcun intento apologetico: si è trattato piuttosto di una forma estrema di protesta contro il presidente del consiglio comunale che, a suo avviso, gli impediva ingiustamente di parlare. Che, insomma, dal suo punto di vista, si comportava da nazista. Le circostanze piuttosto chiare e la portata provocatoria del gesto non hanno comunque messo al riparo Montesano dalle polemiche e dalla richiesta di dimissioni da parte del sindaco.
Il consigliere comunale protesta dicendo “Heil Hitler”
Del resto, si diceva, il gesto ha suscitato grande sgomento tra gli stessi colleghi di Montesano, che in un video ripreso dallo streaming del consiglio comunale (dal minuto 15 circa) appaiono con lo sguardo piuttosto smarrito, forse non avendo capito immediatamente cosa stesse accadendo. Montesano, infatti, era nel pieno di un battibecco con il presidente dell’aula sulla sua facoltà o meno di intervenire su un tema diverso dal bilancio quando la frase “già le ho dato abbastanza spazio” lo ha fatto spazientire oltremodo. “Già mi ha dato abbastanza spazio?”, ha detto il consigliere, ripetendo le parole del presidente e aggiungendo subito dopo “Heil Hitler” con braccio teso.
Gelo nell’aula consiliare di Camporotondo Etneo
A quel punto, mentre l’aula rumoreggiava e la vicina di banco di Montesano si girava con gli occhi sgranati, il presidente ha detto al consigliere di vergognarsi, chiedendo che le sue parole venissero messe a verbale per poi sospendere la seduta. “Lei deve dare spazio ai consiglieri, non può fare quello che vuole”, ha replicato Montesano, cercando di tornare sulle ragioni a monte del suo gesto di stizza. “Non le posso permettere quello che ha detto, mi dispiace”, ha replicato il presidente del consiglio comunale.
La richiesta di dimissioni da parte del sindaco
Poi il presidente del consiglio comunale, secondo quanto riferito dal Corriere della Sera, ha chiesto anche l’intervento del comandante dei vigili urbani, mentre il sindaco, Filippo Rapisarda, ha sollecitato le dimissioni. “L’unica cosa che posso auspicare per il paese del quale sono primo cittadino sono le dimissioni immediate del consigliere in questione. Le scuse non possono bastare quando il gesto è così grave e sarebbe stato opportuno che il capogruppo di opposizione si allontanasse moralmente da tale gesto insieme agli altri consiglieri di opposizione”, ha detto il primo cittadino, secondo quanto riferito dal Corsera, mentre l’opposizione, pur stigmatizzando il gesto, ha criticato il modo in cui è stata condotta la seduta e ha sottolineato, con l’ex sindaco Filippo Privitera, che il consigliere si è scusato, non volendo per altro “inneggiare ai totalitarismi”, ma criticare il presidente del consiglio comunale.