Il ministro israeliano Eliyahu: “La bomba atomica su Gaza è un’opzione”. Netanyahu lo sospende
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha sospeso il ministro del Patrimonio Amichai Eliyahu fino a nuovo avviso. Lo ha reso noto l’ufficio del premier. In un’intervista a una radio di Gerusalemme, Eliyahu, esponente del partito Otzma Yehudit, ha evocato la possibilità di sganciare una bomba atomica su Gaza, sostenendo che nell’enclave non ci sono praticamente palestinesi non collegati ad Hamas.
Nell’intervista a Radio Kol Berama, il ministro per la tradizione ebraica Amichai Eliahu ha detto che una atomica su Gaza «sarebbe una delle possibilià», anche se ne andasse della vita dei 240 ostaggi israeliani perché «le guerre hanno un loro prezzo». Il quotidiano Times of Israel precisa che «Eliyahu, del partito estremista di Itamar Ben Gvir, non fa parte del gabinetto di sicurezza coinvolto nelle decisioni in tempo di guerra, né esercita influenza sul gabinetto di guerra che dirige la guerra contro il gruppo terroristico Hamas».
La soluzione di Eliyahu: “lIl destino dei palestinesi? Nel deserto o in Irlanda”
Alla domanda del giornalista israeliano sul destino della popolazione palestinese, Eliahu ha anche proposto la sua soluzione ai confini della realtà: «Possono andare in Irlanda o nei deserti, i mostri di Gaza dovrebbero trovare una soluzione da soli». Ha anche aggiunto che la Striscia settentrionale non ha il diritto di esistere, aggiungendo che chiunque sventoli una bandiera palestinese o di Hamas «non dovrebbe continuare a vivere sulla faccia della terra».
L’intervista ha scioccato per primi gli israeliani. Le famiglie degli ostaggi hanno alzato la loro voce contro il ministro Eliyahu: «È una dichiarazione scioccante che va contro ogni principio della moralità e della coscienza ebraica e israeliana. Un ministro del governo israeliano che chiede l’uccisione di tutti i rapiti e le persone disperse deve pagare un prezzo oggi». Da parte sua, il premier Netanyahu ha precisato: «Le parole di Eliahu sono oltraggiose e fuori dalla realtà. Le nostre forze operano sulla base del diritto internazionale, per non colpire innocenti». Eliahu da parte sua ha corretto le sue frasi dicendo: «Era solo una metafora».