Il ricordo sui social della sorella di Giulia: “Rest in power. I love you”. È caccia all’ex fidanzato
Una foto in bianco e nero in cui sorridono una accanto all’altra e la scritta “Rest in power. I love you”. Persa la speranza di ritrovare in vita la sorella Giulia Cecchettin (scomparsa l’11 novembre e trovata morta oggi), Elena ha postato su Instagram il suo ricordo. Un’istantanea in cui le due ragazze ridono scattandosi un selfie allo specchio.
Cecchettin, il ricordo della sorella su Instagram
Il fratello Davide, invece, ha postato un ritratto di Giulia abbracciata a un grande orsacchiotto. Con il commento: “I love you, susumina”, il soprannome con cui lui la chiamava. Intanto continuano senza sosta le ricerche di Filippo Turetta, l’ex ragazzo di Giulia che era scomparso con lei sabato 11 novembre. E sul quale pende l’accusa di tentato omicidio.
Proseguono le ricerche dell’ex fidanzato Filippo
Il cellulare del 22enne è svanito nel nulla da sabato scorso insieme a quello di Giulia, che risulta ancora spento dalla sera della scomparsa dei due. L’unica attività registrata dopo è la messaggistica di Whatsapp. Perché collegata e condivisa sul pc che Filippo aveva a casa. E che è stato sequestrato durante la perquisizione nella sua abitazione. Per il momento non risultano nuove localizzazioni del suo smartphone.
Il procuratore di Venezia: si costituisca
Intanto il procuratore capo di Venezia, Bruno Cherchi, al Tg1 invita l’ex fidanzato della Cecchettin a costituirsi. ”Ancora non abbiamo elementi certi sulla dinamica. La ricostruzione che potrebbe fare il ragazzo sarebbe molto importante, anche per lui. L’invito che gli rivolgo – prosegue il giudice – è quello di non continuare in questa fuga verso l’Austria, si costituisca”.
L’ipotesi del suicidio del ragazzo omicida
Non è escluso che il ragazzo possa essersi suicidato o che abbia intenzione di farlo. “Non c’è stata una premeditazione. Ma sicuramente c’è stata una preordinazione nel senso che Filippo non voleva far laureare Giulia. Temeva assolutamente la separazione da Giulia e non accettava questa possibilità”. A dirlo è la psicologa e criminologa Flaminia Bolzan, dopo la notizia del ritrovamento del corpo di Giulia.
Un epilogo scritto: l’aggressione e l’uccisione
“L’epilogo è purtroppo quello che avevo previsto nei giorni scorsi. Filippo l’ha uccisa. E il dato inquietante è la brutalità di quella che risulta una vera e propria aggressione, anche in più momenti. Prima l’avrebbe aggredita a mani nude, poi l’avrebbe fatta cadere mentre cercava di scappare per tirarla in auto”. Il ragazzo, secondo l’esperta, “si è disfatto del corpo quasi subito, perché il lago di Barcis è uno dei primi posti dove l’auto è transitata. Ora si tratta capire dove sia Filippo. Non possiamo però escludere ancora l’omicidio-suicidio”.