Inchiesta Asl Lazio: Leodori (segretario regionale Pd ) 4 ore dal pm. In Procura anche D’Amato
L’esponente del Partito democratico, Daniele Leodori, ex presidente del Consiglio Regionale del Lazio, è stato ascoltato per oltre 4 ore, come persona informata sui fatti, in Procura dal pm di Roma Carlo Villani nell’ambito di un’inchiesta che, a quanto si apprende, sarebbe relativa al meccanismo dei bilanci delle Asl fino al 2020.
Oltre all’attuale consigliere regionale del Pd, nei giorni scorsi è stato ascoltato anche l’ex assessore alla Sanita’ della giunta Zingaretti, Alessio D’Amato, attuale consigliere di Azione.
Chi è Daniele Leodori: ha preso il posto del senatore D’Astorre
Il dem Daniele Leodori, presidente vicario della Pisana uscente alle ultime elezioni regionali è stato il candidato più votato del centrosinistra a Roma: per lui ben 22.024 voti.
Leodori ha stravinto anche alle primarie del Pd del Lazio del giugno scorso con il 95% dei voti. L’esponente dem ha così sconfitto nettamente l’avversario, il consigliere capitolino Mariano Angelucci. La vittoria molto ampia, si unisce anche alla soddisfazione da parte del Pd per la “partecipazione” poiché con i dati – che ancora stanno arrivando – si arriverebbe oltre i 50mila votanti. Alle scorse primarie, nel 2018, furono circa 60mila i votanti nei 400 seggi allestiti. Leodori ha preso il posto del senatore Bruno Astorre, compagno di partito e amico, morto suicida il 3 marzo scorso in Senato.
Ex vicepresidente della Regione nell’ultima giunta Zingaretti, attuale vice presidente del Consiglio regionale, Leodori ha vinto con 5 liste: “Lazio Democratico”, “Rete Democratica”, “Leodori, a Sinistra”, “Uniti a Sinistra per la Costituente”, “Il Pd delle Opportunita'”.
Inchieste Asl Lazio: le contestazioni della Corte dei Conti
Nei mesi scorsi avevano fatto scalpore gli accertamenti della Corte dei Conti sulle Asl del Lazio. L’ultima istruttoria, quella sul Policlinico Umberto I di Roma, ha fatto emergere infatti più di un problema. Come già avvenuto per la Asl di Latina e per la Asl Roma 2.
In particolare, i giudici contabili hanno rilevato che “gli equilibri di bilancio non sono garantiti” e ha dunque ordinato all’Azienda di adottare “ogni misura correttiva ritenuta utile per ripristinare gli stessi nel rispetto dell’erogazione dei LEA nonché concordare con la Regione, per il futuro, il budget adeguato alla copertura dei costi delle prestazioni”.
Con riferimento al rilevato mancato equilibrio, nell’istruttoria si evidenzia come il Policlinico stesso abbia sottolineato, in adunanza pubblica, che le tariffe oggi previste su alcune funzioni non sono in grado di coprire i costi diretti e indiretti relativi alla funzione stessa. “Non è quindi possibile per l’Azienda raggiungere l’equilibrio nella gestione caratteristica in ragione del non congruo trasferimento di risorse”. Ecco, dunque, che per il 2020 il risultato netto di esercizio chiude con un segno negativo, pari a-92,6 milioni di euro.