Litigano per Giulia Cecchettin, il marito accoltella la moglie: femminicidio sfiorato a Portogruaro
Poteva finire con un altro femminicidio l’aggressione di un marito che ha accoltellato la moglie a Portogruaro. L’inquietante vicenda è avvenuta per un litigio intorno la morte violenta di Giulia Cecchettin ad opera dell’ex fidanzato Filippo Turetta. Portogruaro nel Veneziano, si trova a pochi chilometri da Vigonovo, la cittadina di Giulia. L’episodio ha un’origina assurda: la donna è stata aggredita dal marito, già accusato di lesioni aggravate nei confronti della coniuge. L’uomo aveva infatto fatto delle osservazioni maschiliste irricevibili intorno al caso della giovane uccisa. Soltanto il caso ha impedito l’ennesimo femminicidio: grazie al maglione e la punta arrotondata del coltello che non hanno permesso alla lama di penetrare nel torace della vittima. A chiamare il 112 è stato il figlio che ha assistito alla scena. Lo riporta ‘il Gazzettino’.
Portrogruaro, il marito dà un giudizio indegno su Giulia, la moglie non lo tollera
Secondo quanto ricostruito dai siti locali, l’aggressione è avvenuta quando l’uomo di fronte al telegiorna avrebbe commentato il ritrovamento del cadavere di Giulia Cecchettin, dicendo della 22enne: “Chissà cosa aveva combinato”. La moglie non c’ha visto più. Il commento irricevibile, truce, ha fatto inorridire la moglie, che avrebbe replicato furibonda: “Ma che cosa stai dicendo? Parli da criminale”. Il marito non ha accettato la risposta e ha reagito con una violenza inaudita: ha prima sferrato un pugno nell’addome per poi colpirla con un coltello.
La donna nel difendere la memoria di Giulia si prende una coltellata: l’orrore
La vittima ha riportato un livido al costato e uno sotto il seno, dove il marito ha provato a sferrare la coltellata. È stato il figlio a chiamare i carabinieri con il telefono della madre. La madre e il bambino sono stati portati nel centro antiviolenza di Portogruaro. Il caso è stato subito segnalato dalla procura di Pordenone e dovrà essere trattato con la massima urgenza alla luce dei precedenti di violenza già avvenuti in famiglia. L’uomo è infatti recidivo: è ancora in attesa di venire processato con l’accusa di lesioni aggravate, sempre ai danni della moglie. Che nonostante tutto si era riconciliata ed era tornata a vivere con lui. Anche questo, un dato tristemente nei troppi casi di femminicidio. “Non date una seconda possibilità ai vostri mariti e compagni – è l’avvertimento dell’avvocato della donna, Patrizia Perulli -. Chi ti mette le mani addosso una volta, lo farà ancora”.