Manovra, Giorgetti: “Prudente ma espansiva, quando serve. I due terzi è rivolta alle famiglie più povere”
”Non accetto la critica che questa manovra non sia prudente. Trovo molto imprudente delle proposte che sono state portate nell’ambito dei media. Questo stravolgerebbe questo approccio di responsabilità. Che mi sembra abbia prodotto un apprezzamento da parte di coloro che sono chiamati a valutarla”. Così il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nel corso dell’audizione nelle commissioni Bilancio di Camera e Senato.
Manovra, Giorgetti: è austera ed espansiva
La manovra ”è austera sì, ma espansiva quando serve”, ha detto ancora ricordando come la spesa per interessi non è direttamente controllabile da governo, ma risente delle decisioni assunte dalle banche centrali. Che continuando a perseguire politiche restrittive aumentano l’incertezza. E determinando un incremento degli oneri a carico delle casse pubbliche e dei cittadini”. ”Il tentativo che facciamo di mettere nei bilanci familiari cifre significative dovrebbero in qualche modo contribuire a sostenere i consumi. Esattamente questo è il nostro obiettivo”, ha spiegato il titolare dell’Economia sottolineando che circa due terzi dell’intera manovra è diretta a famiglie con redditi medio bassi.
Falso che abbiamo peggiorato la Fornero
”L’unica parte espansiva della manovra che ha generato tagli di spesa significativi in altri comparti per finanziarla è questa”. Giorgetti replica a chi giudica la manovra peggiorativa delle legge Fornero. Falso. “Sulle pensione c’è un filo conduttore. Siamo andati a favore, ancora una volta, dei più bisognosi. ‘Non è vero che peggiora la legge Fornero, che non prevedeva forme di flessibilità in uscita”. Noi – spiega il ministro leghista – abbiamo ridotto da 1,5 a 1 l’ammontare dei contributi da versare per avere accesso alla pensione di vecchiaia. Perché altrimenti diventava un miraggio per i nuovi lavoratori”. La legge Fornero, inoltre, ”prevede forme di pensione anticipate soltanto per i lavoratori ricchi, perché consente di andare in pensione per coloro che con 20 anni di contributi arrivano a tre volte il trattamento minimo”.
Tutti i ministri dell’Economia chiedono zero emendamenti
Forse – ammette Giorgetti durante l’audizione – ”abbiamo fatto meno per le imprese. Molto lì è rimesso a come funzionerà e se funzionerà il Pnrr e in particolare la varianze RepowerEu”. Insomma, è un capitolo ancora in fieri. “In questi giorni, in queste ore, stiamo negoziando la ricomposizione del Pnrr” e nel RepowerEu. Ci sono misure molto significative per il sistema delle imprese, che devono in qualche modo sostituire altre misure”.
Nessuna anomalia nella richiesta di non presentare emendamenti alla legge di bilancio. ”Io ho espresso un auspicio che è quello tipico del ministro dell’Economia che scrive una legge di bilanci. L’auspicio è che tutti dicono bene, bravo, va bene così. Poi degli errori li abbiamo fatti sicuramente anche noi, delle proposte migliorative sicuramente ci potranno essere”. Infine un passaggio sullo sciopero generale. “È legittimo scioperare, ‘però che il governo non abbia a cura gli interessi dei lavoratori dipende con minore reddito, questa critica no”.