Meloni a Zagabria 20 anni dopo Berlusconi: le sfide della Ue e il rilancio dei rapporti bilaterali

16 Nov 2023 8:55 - di Sara De Vico

Missione di Giorgia Meloni a Zagabria: primo appuntamento è la cena in programma alle 19,30 di stasera, che vedrà al tavolo, oltre alla premier e al primo ministro della Croazia Andrej Plenkovic, anche i capi di governo di Malta, Polonia e Slovacchia. Al centro del vertice le sfide future dell’Unione europea in vista del voto del 2024. Ma anche il rilancio dei rapporti bilaterali con un paese geograficamente vicino, sul quale l’Italia punta moltissimo. Si tratta della prima visita di un premier italiano 20 anni dopo l’ultima visita bilaterale in Croazia quando Silvio Berlusconi sedeva a Palazzo Chigi.

Meloni vola a Zagabria: oggi l’incontro con l’omologo croato

La missione si articola in due parti, dopo il primo incontro di questa sera domani mattina si terrà il bilaterale tra la presidente Meloni e l’omologo croato. Poi si svolgerà l‘ultima delle quattro cene organizzate dal presidente del Consiglio europeo Charles Michel per discutere dell’agenda strategica, il documento che stabilisce le priorità di azione della Ue e che sarà adottato all’inizio della prossima legislatura europea nel 2024. Le altre cene si erano tenute a Parigi, Berlino, Copenaghen.

Cena a quattro promossa da Michel sulle sfide della Ue

Nella lettera di invito indirizzata da Michel ai leader europei vengono posti alcuni quesiti. La prima questione riguarda le politiche e i programmi che devono essere migliorati per rafforzare la posizione globale dell’Ue. E ancora dove andrebbe concentrato il budget condiviso della Ue e come finanziarlo; come migliorare l’attuale processo decisionale ‘a 27’ . Infine il nodo spinoso delle regole di voto, che in tanti chiedono vengano modificate e adattate a un numero maggiore di componenti. “In questo contesto, dobbiamo riflettere sulla capacità dell’Ue di agire e di raggiungere i suoi obiettivi”, ha spiegato Michel nella lettera. Nella quale ha ricordato che all’ultimo vertice Ue informale di Granada i capi di Stato e governo hanno “definito un quadro ampio e coperto una serie di priorità. Sicurezza e difesa, resilienza e competitività, energia, migrazione, impegno globale e allargamento dell’Unione”.

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