Meloni ironica: “E’ il primo sciopero contro la manovra lanciato prima della manovra…” (video)

17 Nov 2023 14:50 - di Lucio Meo

Rispettosa del diritto di sciopero ma ferma nel considerare incomprensibile una mobilitazione lanciata prima che la manovra fosse pensata e scritta, ad agosto, un paradosso di cui oggi la Cgil e la Uil non possono che farsi carico. Giorgia Meloni, al termine degli incontri internazionale della mattinata, da Zagabria, commenta lo sciopero “dimezzato” delle due sigle sindacali pregiudizialmente ostili al governo usando un filino di ironia, ma non troppa, perché io strada comunque c’erano cittadini e lavoratori, incolpevoli, sempre.
“Ho sempre grande rispetto per i diritti dei lavoratori e per gli scioperi, nel merito posso dire poco perché, come sapete, lo sciopero generale è stato lanciato contro la manovra praticamente in estate, quando io neanche avevo cominciato a pensarla. Quindi non posso dire che nel merito lo sciopero sia oggetto di nostri errori. Era stato lanciato molto prima che noi scrivessimo la legge di bilancio”, ha fatto però notare la Meloni quando la piazza romana si era già velocemente svuotata e i treni avevano ripreso a marciare.

Meloni e lo sciopero con precettazioni: “Da noi nessun atto di bullismo”

I sindacati accusano il governo di bullismo istituzionale?, le hanno chiesto. E lei ha replicato nel merito, qui: “Non so cosa si intenda per bullismo istituzionale. Come sapete c’è stato il pronunciamento di una autorità indipendente, che semplicemente segnalava al sindacato che non c’erano i requisiti per uno sciopero generale. Non è qualcosa che ho deciso io” e “il governo sulla vicenda ha un ruolo marginale”.

Poi la domanda su presunti dissidi con Salvini sui “toni da sfida” al sindacato? “Non so cosa si intende per toni di sfida, sono d’accordo sul tema della precettazione, perché, come ho già detto, era dovuto da parte nostra” a seguito del pronunciamento del Garante.

La “fuga” della Schlein e la meraviglia del premier

C’è spazio, dalla Croazia, anche per commentare il rifiuto di Elly Schlein di accettare l’invito alla festa annuale di Fratelli d’Italia: “Atreju è una festa aperta per antonomasia, è stata la prima festa a immaginare confronti anche con leader molto diversi tra loro. C’era un tempo molto lontano da oggi, anche in un altro clima, in cui Fausto Bertinotti non aveva timore a dialogare – pur dall’orgoglio della diversità delle proprie posizioni – con qualcuno che era molto distante da lui, prendo atto che le cose sono cambiate”. Ed ancora. “Non so come interpretare” la decisione della leader dem, ha proseguito la presidente di Fratelli d’Italia, “io mi sono sempre presentata quando sono stata invitata e sono stata quella che ha aperto agli inviti ai leader della sinistra quando ero presidente di Azione giovani”. “I leader che hanno partecipato ad Atreju nel corso di questi oltre 25 anni sono stati tutti, ricordo diversi capi di governo della sinistra, dall’attuale commissario europeo (Paolo Gentiloni, ndr) a Enrico Letta. Sarebbe una delle pochissime volte in cui qualcuno dice di no, ma non mi sento di giudicarla. La manifestazione si svolge lo stesso, supereremo”, ha aggiunto Meloni.

Il pacchetto-sicurezza e i fondi alle forze dell’ordine

“Abbiamo scelto di destinare al rinnovo del comparto sicurezza e difesa una parte consistente delle risorse a disposizione per il pubblico impiego. Io avevo detto che era una priorità: lo è, e non solo perché in alcuni casi parliamo di contratti scaduti da diverso tempo, ma anche perché la capacità che le forze dell’ordine hanno di lavorare nel migliore dei modi si ripercuote sulla sicurezza dei cittadini”, è la parte della conferenza stampa dedicata all’incontro di ieri con i sindacati delle forze dell’ordine.

In difesa dell’accordo con l’Albania

Giorgia Meloni poi torna sul tema dell’intesa Italia-Albania. “Sono contenta di sapere che sulla questione migranti c’è qualcuno che vuole dare una mano e mi dispiace che qualcuno che cerca di dare una mano all’Italia venga, da alcuni italiani, trattato come un paria. Perché evidentemente qualcuno non ritiene sia di sinistra dare una mano all’Italia e accogliere i migranti. Voglio ringraziare l’Albania e il primo ministro Rama, perché quando questa estate tutti si chiedevano con quale traghetto fossi andata in Albania noi parlavamo di come provare a risolvere dei problemi. Sono contenta di sapere che” sulla questione migranti “c’è qualcuno che vuole dare una mano e mi dispiace che qualcuno che cerca di dare una mano all’Italia venga, da alcuni italiani, trattato come un paria…”.

Il video della conferenza stampa del presidente del Consiglio a Zagabria

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