Nordio: “Con Crosetto piena sintonia, mai parlato di complotti. Lo scandalo Palamara brucia”
“In Consiglio dei ministri il provvedimento sull’ordinamento giudiziario è stato da me illustrato compiutamente. E approvato all’unanimità senza intervento di nessuno. Sottolineo nessuno». Così il ministro della Giustizia Carlo Nordio fa il punto con il Corriere della Sera del via libera di Palazzo Chigi al decreto legislativo della legge Cartabia. E smentisce categoricamente divisioni nella maggioranza.
Crosetto: nessuna divisione in Consiglio dei ministri
Anche sui test psicoattitudinali il racconto della stampa non è fedele. Nessun niet del Guardasigilli che spiega: “Non era inserito nel testo del provvedimento. Che era stato oggetto di una lunga elaborazione del nostro ufficio legislativo. E mia personale. Trattandosi di materia tecnica che credo di conoscere. Il tema dell’esame psicoattitudinale è tutt’altra cosa”. Si è detto che ha preferito evitare lo scontro frontale con l’Anm. Falso anche questo.
Test psicoattitudinale, è un tema delicatissimo
“Nelle mie pubblicazioni degli ultimi venti anni ho scritto che questo esame è previsto per la polizia giudiziaria. Quindi non sarebbe uno scandalo se fosse esteso ai pm che ne sono i capi. Anzi a dire il vero io parlo di esame psichiatrico”. E allora? “Ma da lì a dire che mi sono scontrato con il sottosegretario Mantovano ce ne corre. Si tratta di argomento delicatissimo. Che va discusso con grande pacatezza e con le interlocuzioni del Csm e degli ordini forensi”.
Con Crosetto piena sintonia, è un amico e una persona seria
Piena sintonia anche con il ministro Guido Crosetto sulle interferenze delle toghe. “Non ha mai parlato di complotti. Ma ha interpretato la preoccupazione della politica per gli atteggiamenti di alcuni magistrati. Il fatto è che non si sono mai rimarginate le ferite aperte dopo l’emersione dello scandalo Palamara”. Dalle chat – ricorda Nordio – si è scoperto che addirittura un magistrato diceva all’altro che Salvini era innocente ma bisognava attaccarlo. “Un’affermazione sacrilega, che in un Paese normale avrebbe dovuto suscitare una indignazione generale. Per di più Palamara ha aggiunto che non era un caso isolato”.
“Da Meloni nessun no, l’ho già spiegato”
Un’altra fake news riguarda il presunto no della premier Meloni alla riforma Nordio. “Non so più come dirlo”, sorride il Guardasigilli. ” Il primo pacchetto della riforma Nordio è all’esame del Senato. E quindi non dipende più da me. L’altra, che inciderà radicalmente sulle intercettazioni, sarà proposta tra poco, di concerto con il grande lavoro fatto dalla Commissione presieduta da Giulia Bongiorno. Altre sono in cantiere, secondo un cronoprogramma che stiamo rispettando”.
La separazione delle carriere si farà, è nel programma
Anche la separazione delle carriere è consustanziale è nel nostro programma e non bloccata. “Semplicemente – spiega il ministro della Giustizia – deve seguire quella, politicamente più importante, del premierato. E poiché un eventuale referendum che le contemplasse entrambe creerebbe confusione nelle urne, si procede separatamente”. La verità è che certe riforme radicali “non si possono fare in pochi mesi: devono essere omogenee e sistematiche. Capisco l’effervescenza di chi vorrebbe tutto e subito, ma posso assicurare – conclude Nordio – che, almeno finché guiderò questo ministero, queste riforme e andranno avanti”.