Opposizione giudiziaria al governo, Crosetto conferma: “Pronto a riferire in Parlamento”

26 Nov 2023 19:02 - di Monica Pucci

Il vero pericolo per il governo? “L’opposizione giudiziaria. A me raccontano di riunioni di una corrente della magistratura in cui si parla di come fare a ‘fermare la deriva antidemocratica a cui ci porta la Meloni'”. Le parole del ministro Guido Crosetto fanno esplodere un caso politico che scatena, come prevedibile, la reazione dei giudici e dell’Anm e gli attacchi delle opposizioni. Ma il titolare della Difesa non si sottrae e conferma tutto, dicendosi pronto a riferire quanto detto nell’intervista al Corriere della Sera anche in Parlamento.

Crosetto e la possibile “spallata” giudiziaria, il botta e risposta con Calenda

Nel pomeriggio Crosetto, dopo le polemiche scatenate dalla sua intervista, torna sulle sue parole, sostiene di non aver fatto alcun attacco alla magistratura e si dice disponibile a riferire quanto sa in commissione Antimafia o al Copasir. I temi sarebbero troppo delicati per l’aula. A stretto giro arriva la richiesta di un’audizione urgente da parte del Pd. Fonti della presidenza della commissione Antimafia replicano che la richiesta “sarà valutata” quando verrà formalizzata. La data è quella di martedì, dopodomani, quando è prevista la riunione dell’ufficio di presidenza della commissione.

Intanto, tra i più duri, ci sono gli esponenti di Azione. “Un Ministro non può riferire di complotti di magistrati senza denunciarli in modo specifico e circostanziato. Non siamo al bar dello sport”, dice Carlo Calenda sui social.
E Crosetto replica: “”Tabacci e Calenda dicono cose tipo: chiacchiere in libertà, cose da bar sport, se fosse vero Crosetto dovrebbe agire di conseguenza. L’ho fatto. Ho parlato al Corriere ed ho detto di essere pronto a riferire in Parlamento ciò che mi è stato riportato. In democrazia si fa così”. 

I veleni dell’Associazione nazionale dei magistrati

“L’indipendenza della funzione giurisdizionale è il fondamento di una moderna democrazia liberale”, sono le parole contenute in un documento unitario approvato all’unanimità dall’Assemblea dell’associazione nazionale magistrati che si è svolta oggi a Roma. “Siamo consapevoli dell’importanza del tema dell’imparzialità della magistratura, oggetto del prossimo congresso e continueremo a richiedere alle altre istituzioni serietà, equilibrio e continenza al fine di garantire l’indipendenza della funzione giurisdizionale“, si legge nel documento. Un caso dunque destinato a protrarsi, almeno nelle intenzioni delle opposizioni che oggi hanno sferzato il titolare della Difesa per le sue parole, con l’eccezione di Matteo Renzi : “Se il Ministro della Difesa dice certe cose, sicuramente non parla a caso”. Ma poi attacca: “La riforma della giustizia è sparita dal radar per volontà di Giorgia Meloni. La vera domanda è: caro Guido, perché la Meloni ha bloccato la riforma? Di cosa avete paura?”. E lo stesso richiamo arriva da Forza Italia: “L’auspicio è che la conseguenza naturale sia che ci occupi della riforma della giustizia. Forza Italia c’è e ha chiesto da tempo di metterla in campo perché è la priorità”, sottolinea l’azzurro Alessandro Cattaneo.

 

 

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