Orrore a Verona, 16enne stordita con il taser e violentata dall’ex fidanzato davanti agli amici
A Verona, una ragazza di 16 anni è stata prima stordita con un taser e poi violentata dall’ex fidanzato davanti agli amici di lui. Che non hanno fatto nulla per aiutarla. Il fatto, accaduto un anno fa all’interno di un’automobile la sera della vigilia di Natale, è stato reso noto solo ora. Per l’episodio il ragazzo e suoi tre amici sono stati rinviati a giudizio: il primo per violenza sessuale, gli altri per omissione di soccorso. A denunciare quanto successo era stata la stessa vittima.
Picchiata anche un’amica della 16enne che voleva intervenire. Nel fascicolo d’indagine, il pm aveva raccolto anche la testimonianza dell’amica che aveva cercato di chiedere aiuto al momento dello stupro. Ma è stata aggredita e picchiata a sua volta. La 16enne era stata già vittima di stalking da parte dell’indagato, che pare non volesse rassegnarsi alla fine della loro storia. Triste copione.
Orrore su una sedicenne e la sua amica a Verona
Prima di aggredire la ex fidanzata, arrivando addirittura a colpirla col taser, il 20enne l’avrebbe umiliata sollevandole la gonna e impedendole di abbassarla: “È questo che vuoi far vedere?…”, le avrebbe detto davanti agli amici. I tre ragazzi sarebbero rimasti immobili “come statuine” – scrive il Corriere della Sera, che racconta l’accaduto – ad osservare. Motivo per il quale ora sono accusati di comportamenti omissivi. Dopo le botte, le due ragazze finirono in ospedale riportando entrambe “policontusioni e trauma cranico non commotivo”. La sedicenne sarebbe stata picchiata con la borsetta con inserti in metallo, colpita all’occhio, all’orecchio, presa a calci e sputi e costretta ad atti sessuali. Non pago, il 20enne si sarebbe fatto vivo con la ex fidanzata il 3 giugno di quest’anno e avrebbe tentato nuovamente di aggredirla. Lei lo aveva già denunciato.
Stupro a Verona, l’ex non accettava la fine della storia e ha umiliato la 16enne
Come in tanti copioni di violenza sulle donne, o di femminicidi, nel campionario dei ricatti dell’ex c’erano anche le minacce di suicidio. Alla fine di una escalation di messaggi – riporta Tgcom24- richieste ossessionanti, e minacce, il ragazzo avrebbe attirato la ex in un appuntamento-trappola. Con tre amici appostati nei pressi. Prima avrebbe molestato la ex, poi l’avrebbe colpita con la scarica di un taser, e infine l’avrebbe violentata. Dopo la denuncia di dicembre, la 16enne era stata vittima di una aggressione da parte dell’ex, a giugno 2023. Ora lui e i tre amici rischiano il processo.