Pasquino sferza la sinistra: “Landini leader? Non comanda neanche la Cgil, serve un politico di lungo corso”
Landini non ha il fisico per fare il leader della sinistra, Conte non se ne parla. Elly Schlein? Vedremo. Non tradisce le aspettative Gianfranco Pasquino, professore emerito di Scienza politica nell’Università di Bologna, uomo di sinistra e nume ingombrante per la deludente gauche italiana. Intervistato dall’Adnkronos, invita a non farsi incantare dalla visibilità del segretario nazionale della Cgil. Le adesioni di Pd, 5Stelle e Verdi-sinistra ai suoi cortei non testimoniano nessuna leadership.
Pasquino: Landini non sa guidare neppure la Cgil
“Landini non prende nessuna guida di nessuna sinistra. Non mi pare riesca a guidare completamente neanche la Cgil”, dice Pasquino. “Una parte degli iscritti sappiamo da tempo che continuano a votare per la Lega. E quasi sicuramente hanno votato anche per Fdi. Piuttosto Landini dovrebbe curarsi di più della sua organizzazione e delle sue capacità di reclutamento”. Insomma nessuna leadership. “Lo escludo del tutto. E credo anche che non sarebbe positivo per la sinistra”.
“La sinistra ha bisogno di un leader di lungo corso”
Ma allora a chi spetta lo scettro della sinistra? “Chi deve guidarla – dice il professore – deve essere un uomo o donna parlamentare, non dico di lungo corso ma che conosca il Parlamento. E che abbia la capacità di tenere insieme un partito, che è una organizzazione sicuramente più complessa di un sindacato”. Identikit che non si addice neppure a Elly Schlein. “Non contesto nulla a Landini. ma prendo atto che la sua è una conduzione tradizionale di un grande sindacato in una situazione che è invece eccezionale. Perché vede al governo del paese la destra nella sua interezza, sicura della sua posizione e delle sue preferenze e delle sue politiche. Mentre Landini non ha trovato nessun modo di innovare. Ogni tanto annuncia che ci sarà uno sciopero. Ma lo sciopero è un’arma, e lo sa anche lui, spuntata. Serve per rinsaldare l’organizzazione. Ma non per ottenere qualcosa in cambio e infatti non ha ottenuto nulla per adesso”.
Conte non è affatto un leader indiscusso
Non va meglio in casa 5Stelle. “Conte non è affatto un leader indiscusso e non guiderà la sinistra. Il campo largo deve essere costruito dal Pd. Il Partito democratico è l’asse della sinistra”, dice il politologo per il quale solo il Nazareno è in grado di rafforzare l’ala riformista. “È il Pd che è in grado di fare questa operazione e nessun altro. E quindi in questo senso ha una responsabilità grandissima che sta tutta sulle spalle di Elly Schlein. Piuttosto – conclude pensando alle provocazioni di Borghi – – Italia viva dovrebbe preoccuparsi di non spostarsi troppo da nessuna parte, non sa dove andare”.