Patti Smith, omaggio a Pescara a Gabriele D’Annunzio. La Sacerdotessa del rock celebra il Vate (video)
«Rimani. Riposati. Non temere di nulla. Dormi sul mio cuore…». L’omaggio di Patti Smith a Gabriele D’Annunzio arriva a sorpresa alla fine del concerto, dal palco del Teatro Massimo di Pescara. Patti Smith propone al pubblico pescarese alcuni versi di sfrontata dolcezza. Quelli di ‘Rimani‘, appunto.
«In inglese questo componimento si chiamerebbe ‘Stay‘ – spiega prima di leggere -. So bene che detta così suona come una canzone di Rihanna. E invece è una delle poesie più passionali del Vate». Appunti vocali, parole, istantanee, ballate dalla coda psichedelica. La Sacerdotessa del Rock sa regalare al capoluogo adriatico una performance pregna di energia e intensità.
Sul palco, in acustico, la ‘Sacerdotessa del rock’ è stata accompagnata da Tony Shanahan e al figlio Jackson, divisi tra basso e chitarra. Ma a dare forza alle canzoni non è solo l’energia inesausta di un’artista febbrile, attenta alla ricerca di verità sempre più profonde e che, data dopo data, prova delle sue capacità da performer in questo lungo tour che toccherà tutto il Paese. Prossime date, Campobasso (venerdì 1 dicembre), Bari (lunedì 4), Matera (martedì 5), Schio (Vicenza – venerdì 8), Bologna (martedì 12), Venezia (giovedì 14) accompagnano la pubblicazione del libro ‘A Book of Days’ in uscita per Bompiani.
Non solo D’Annnunzio, Patti Smith celebra anche Leopardi
La scaletta del concerto apre con ‘Grateful‘, prima di ‘My Blakean’ Year dedicata a William Black e ‘Ghost Dance’. Di qui, l’omaggio a Giacomo Leopardi con ‘L’infinito‘, scelto anche nella tappa di Ancona a precedere la dedica a Tom Verlaine (morto quest’anno) con la sua Guiding Light, brano interrotto dall’allarme antincendio. “È Tom – scherza Patti Smith – vuole dirci qualcosa”.
Il tributo a Bob Dylan verte su ‘One Too Many Morning’, mentre ‘Work’ si propone come un omaggio a Charlotte Day Wilson. Si chiude con ‘Nine‘, ‘Dancing Barefoot’, ‘Beneath the Southern Cross. Seguono ‘Peaceable Kingdom’ e la celeberrima ‘People Have the Power’ per ripetere “stop ai bombardamenti subito”. Quindi il tributo alla poesia di D’Annunzio che introduce ‘Pissing in the River’ la travolgente ‘Because the Night’ e ‘Gloria’ suonate sull’onda dell’entusiasmo del pubblico pescarese accorso sotto al palco.