Pd in piazza, Schlein sconfessata: sventolano anche le bandiere palestinesi. E Conte le ruba la scena
La manifestazione del Pd in Piazza del Popolo non regge all’appello sul no alle bandiere pro-Palestina. Figuraccia della Schlein. Anche due bandiere della Palestina sventolano infatti nella piazza “rossa”. Le bandiere- lo documenta l’Ansa – sono tenute da alcuni manifestanti con la kefiah. E sono riuscite ad entrare in piazza perché nascoste per eludere il servizio addetto alla sicurezza. Grande imbarazzo: i partecipanti, dalla Schlein a Conte, a Bonaccini sorvolano, fan finta di nulla. Nonostante il monito della stessa Schlein, in Piazza del Popolo non sono mancati i segnali anti-Israele.
Piazza Pd, fallisce il diktat della Schlein: servizio d’ordine “bucato”
Due bandiere della Palestina hanno iniziato a sventolare: gli stendardi sono stati fatti entrare nonostante il tentativo di impedirlo da parte del servizio di sicurezza. Così, gli interventi e un’ improvvisata ballata di liscio non hanno potuto nascondere il gruppo di manifestanti che ha scandito il coro: “Basta razzismo, basta guerra”. Inoltre, la delegazione del Movimento migranti rifugiati Caserta – riporta il Corriere– ha esposto dei cartelli chiedendo “Permesso di soggiorno per tutti” e “Stop bombing Gaza”.
Piazza Pd, non regge l’appello delle bandiere della Schlein: ci sono anche quelle palestinesi
Due giorni fa c’eravamo posti la domanda: ce la farà il servizio d’ordine del Pd a tenere a bada i facinorosi pro Palestina? La risposta è no. “Il servizio d’ordine c’è”, aveva assicurato Igor Taruffi, responsabile Organizzazione del Pd. Alla faccia. La Schlein si era impegnata in prima persona: nessuna bandiera pro Palestina. Nessuna bandiera di Israele. Solo bandiere arcobaleno. Era stato una sorta di diktat. Anche perché il corteo doveva essere “per la pace”.
Conte tenta di “rubare” la piazza alla Schlein
In realtà la piazza – circa 50mila dicono dal Pd- si è trasformata in una manifestanzione anti governo- Meloni: anti riforme, anti-finaziaria, pro-salario minimo, immigrazionismo. La segretaria Pd ha provato a intestarsi la leadership della cordata anti-Meloni: “Una piazza meravigliosa. Guardate che partecipazione, l’alternativa è qui intorno a noi”. Sfortunatamente per lei la piazza è stata chiamata controtempo: con la “promozione” di Fitch e con sondaggi che definire al ribasso e dire poco per il Pd. Ma c’é Bonaccini che dice che comunque busogna andare in piazza “perché un grande partito popolare non può rinchiudersi, deve stare in mezzo alla gente anche se rischia qualche fischio”. Ma è il leader del M5S a rovinare la festa alla Schlein. Conte tenta di rubarle la scena e in parte gli riesce.
«Io sono per il campo giusto e non per il campo largo. Siamo oggi qui per confermare il dialogo che abbiamo già avviato col Pd e per confermare tutto il nostro dissenso, forte, alle politiche del governo»: Conte è entrato nel retropalco da una transenna laterale, ma la sua presenza non è sfuggita a una parte di pubblico, che l’ha salutato con un applauso, riporta il Correre on line. Conte è stato accolto da Francesco Boccia, Roberto Speranza (già ministro del suo governo) e da Nicola Zingaretti, ex segretario dem. Poi il leader M5s si è intrattenuto per un colloquio con Schlein.