Rampelli: “Lo stop al mercato tutelato è colpa di 5Stelle e Pd. Che si stracciano le vesti e fanno gli smemorati”
“Se oggi ci ritroviamo con la fine del mercato tutelato è esattamente per la precisa responsabilità politica e amministrativa del Partito democratico e dei 5stelle. Che oggi incredibilmente ci attaccano”. Così Fabio Rampelli di fronte alla levata di scudi delle opposizioni in materia energetica. Che oggi, Schlein in prima fila, attaccano il governo Meloni e si stracciano le vesti contro la fine del mercato tutelato.
Mercato tutelato, Rampelli: colpa del Pd e 5Stelle
“Trovo sorprendenti se non ridicole le accuse che arrivano dalla segretaria del Pd Elly Schlein e dal presidente Giuseppe Conte“, continua il vicepresidente della Camera. Che ricorda la tempistica agli smemorati. “Quando infatti entrambi hanno condiviso la responsabilità di governo (Conte2 e con Draghi), come ho già argomentato in un intervento d’aula, non si sono fatti scrupolo di offrire a Bruxelles lo scalpo della ‘maggiore tutela’ in cambio di non si sa bene quale clausola del Pnrr”.
Conte 2 e Draghi hanno fatto solo danni
In sostanza – spiega Rampelli – hanno sancito loro il divieto di proroga, senza neppure accorgersi che altri Stati europei proseguivano sulla strada della protezione dei consumatori dal mercato libero. E senza scudi. “L’attuale governo è stato pertanto fin qui costretto a seguire questa scelta imposta da loro e dall’Unione europea”. Il parlamentare di Fratelli di’Italia si augura ed è convinto che ci siano ancora i margini per una trattativa “che dovrà svolgersi nelle sedi competenti, quelle europee, per provare a proteggere 15 milioni di utenti dalle scelte del Pd e del M5S. Se non si dovesse riuscire, per un rifiuto dell’Unione, è accertata la loro unica responsabilità”.